La Jornada – Sabato 17 febbraio 2007
Beneficiario del foxismo, il gruppo contadino si diffonde nella geografia chiapaneca
I paramilitari della Opddic intensificano le ostilità contro le basi zapatiste
Nessuno ci indebolirà, perché siamo ogni giorno sempre più forti”, dice la banda sabinista
HERMANN BELLINGHAUSEN - Inviato

Ocosingo, Chis., 16 febbraio - Sebbene fin dalla sua origine, nel 1998, l'Organizzazione per la Difesa dei Diritti Indigeni e Contadini (Opddic) sia stata un elemento costante dell'ostilità contro le comunità autonome zapatisti, nell'ultimo anno le sue azioni e minacce sono aumentate. La sua crescita geografica, accelerata in alcune zone indigene del Chiapas, si sovrappone puntualmente alla mappa dell'occupazione militare.

Diverse organizzazioni non governative (ONG) e centri dei diritti umani hanno descritto dal 2005 l'efficace penetrazione dell'organizzazione contadina, di filiazione priista, dove prima c'erano gruppi paramilitari ed anche in villaggi senza una storia di conflitti, o hanno documentato il reclutamento di vere e proprie bande di delinquenti, come succede nel municipio ufficiale di Chilón - governato dal Partito della Rivoluzione Democratica (PRD) - dove vecchi banditi sono oggi presunti promotori ejidali e, protetti dalle autorità agrarie federali, aggrediscono le basi d'appoggio dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) nel municipio Olga Isabel, e distruggono beni, abitazioni, campi coltivati ottenendo che per i crimini che loro stessi commettono, si accusino e si perseguano gli autonomi.

"L'elemento di punta contro gli zapatisti è l'Opddic", diceva nell'agosto del 2006 un bollettino del Centro di Ricerche Economiche Politiche e Comunitarie (Ciepac). Lì si riportavano testimonianze di abitanti della regione di Altamirano e di Ocosingo, "dove i leader dell'Opddic vanno di comunità in comunità ad offrire 20 mila pesos ad ogni zapatista se si ritira dall'EZLN". L'ONG domandava: "Da dove prendono tanti soldi i dirigenti indigeni paramilitari?".

L'indagine deduceva che, alla fine del sessennio foxista, l'Opddic riceveva l'appoggio diretto della Segreteria di Governo, "che le dà pieno appoggio". A conferma di ciò, i dirigenti dell'organizzazione priista si vantavano: "Noi ci riuniamo solo con funzionari di alto livello".

L'organizzazione menzionata, segnalata come paramilitare fin dalla sua origine, nasce il 20 maggio 1998 a El Censo, e partecipa insieme alla polizia statale ed al governo federale al violento "smantellamento" del municipio autonomo Ricardo Flores Magón, nella vicina comunità di Taniperla, che scatenò la persecuzione della migra contro gli stranieri e scompose la convivenza delle comunità nella valle del fiume Perla, da Monte Libano fino a El Calvario. Da allora ha goduto dell'aperto sostegno del governatore provvisorio Roberto Albores Guillén.

Nel 2007, col nuovo governo di Juan Sabines, l'alborismo è tornato. Sebbene l'ex-governatore non si veda al momento, suo figlio Roberto Armando Albores Gleason è segretario di Promozione Economica. E si percepisce la vicinanza del fondatore e leader dell'Opddic, Pedro Chulín Jiménez, con la Segreteria di Sviluppo Sociale chiapaneca. Gli aiuti sono quello che non mancano a questa organizzazione che mantiene rapporti cordiali con l'Esercito federale e viene trattata con speciale deferenza dai funzionari del tribunale e della procura sia agrari, che federali.

Agli inizi del 2006, il gruppo priista ha lanciato una serie di aggressioni contro gli abitanti di San Antonio Las Palomas, sede del municipio autonomo Olga Isabel. Le aggressioni alle terre delle basi zapatiste sono descritte come "allarmanti" dal Centro di Analisi Politica e Ricerche Sociali ed Economiche (CAPISE).

Indigeni residenti della comunità Chak Akoljá hanno tagliato l'energia elettrica della sede del municipio autonomo e perpetrato molte aggressioni che sono state loro condonate dai tribunali federali concedendo all'Opddic decine di mandati di cattura contro contadini zapatisti. Un'altra comunità aggredita e divisa dall'azione priista è Yaxté. Gli appartenenti al tricolore di Carmen Saquilá e Nuevo Jotoaquil si dicono disposti a sgomberare con la forza le basi d'appoggio dell'EZLN.

Da parte sua, il Nuevo Ejido Muk'ulum Bachajón si è costituito in maniera fraudolenta e poi è servito come testa d'ariete per invadere le proprietà degli zapatisti. I portavoce di Opddic meno di un anno fa avvertivano le autorità federali che se queste non risolvevano "il problema" di Muk'ulum Bachajón, i priisti erano pronti a "comprare benzina e bruciare le case degli invasori"(cioè gli autonomi). Per quanto visto, così parlano al governo. E funziona.

In una lettera alla giunta di buon governo (JBG) di Morelia, e poi resa pubblica, la dirigenza di Opddic (formalmente guidata da Carlos Moreno Hernández) nell'aprile del 2006 dichiarava: "Nessuno ci indebolirà, perché noi siamo ogni giorno sempre più forti".

L'organizzazione priista che ha più di una volta minacciato di ricorrere alle armi per impadronirsi delle terre dei municipi autonomi, ora si proclama "sabinista" (PRD) in ambito statale e "calderonista" (PAN) in ambito federale. Nel frattempo, lotta per l'amministrazione comunale ed il parlamento locale di Ocosingo nelle elezioni di quest'anno, sotto le bandiere del PRI.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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