17 gennaio 2007
RILASCIATO JUAN CARLOS GARCÍA

All'incirca mezzora fa è stato rilasciato sotto cauzione Juan Carlos García, arrestato con violenza nella giornata di ieri. Gli è stato applicato lo stesso registro di reati inventati ai membri della APPO a Oaxaca: detenzione di armi da fuoco ad uso esclusivo dell'Esercito più un caricatore e sei cartucce. Il comitato 25 Novembre ha condotto la difesa legale di Juan Carlos e alla fine ha pagato la cauzione di 10 mila pesos che era a suo carico. Nello Stato, la persecuzione politica continua.


LE STRADE DI OAXACA SI RIEMPIONO DI RIBELLIONE E LA PERSECUZIONE POLITICA CONTINUA

Stato d'emergenza a Oaxaca: arrestati diversi attivisti durante la manifestazione

Mercoledì, 17 gennaio 2007 - Nonostante la rapida e discreta convocazione lanciata dal Comitato dei Familiari e Amici dei Desaparecidos e dei Prigionieri politici di Oaxaca, diverse persone si sono riunite attorno al monumento "alla madre" da dove è partita la marcia per la liberazione degli arrestati durante il conflitto nello stato e per la revoca del mandato di governatore a Ulises Ruiz Ortiz .

Hanno aperto il corteo il COFADAPPO e i membri del Consiglio Popolare. La manifestazione, che è stata convocata per le 3:00 del pomeriggio è cominciata un'ora dopo. Vi hanno preso parte anche membri delle organizzazioni dei diritti umani, delle organizzazioni sociali, indigene, studentesche, dei municipi popolari e dei sindacati, e tra tutti è risaltata la partecipazione sempre combattiva della democratica Sezione XXII del magistero -tutte realtà appartenenti alla APPO.

Durante la marcia vari sono stati gli slogan: "la APPO sei tu, la APPO sono io, siamo tutti la APPO e Ulises è già caduto", "Per i prigionieri politici: libertà", "Lotta, lotta, lotta per un governo operaio, contadino e popolare". Durante il tragitto diverse persone sono uscite dalle proprie abitazioni, negozi e posti di lavoro, pronte ad unirsi al corteo diretto alla piazza "de la danza". Non mancava, tra la moltitudine, quel personaggio strano dai capelli corti a caschetto e con stivali militari, che osservava tutti i movimenti dei membri più in vista del Consiglio Popolare.

Lo speaker dell'incontro ha comunicato alle migliaia di persone che l'Unione di Polizia per le Operazioni Speciali stava effettuando delle ronde nelle vicinanze della piazza, cosa che ha provocato l'ira dei manifestanti.

Per concludere l'incontro Florentino López, portavoce della APPO, ha ribadito che il Consiglio Popolare continuerà a lottare fino alla caduta del tiranno, e ha annunciato la megamarcia in programma per il sabato 3 febbraio, con partenza dall'incrocio dell'Aeroporto fino alla piazza "de la danza". In conclusione, come di consuetudine, è stata cantata a pugno alzato "Venceremos", che con il trascorrere dei mesi è diventata l'inno della lotta del popolo di Oaxaca.

Conclusa la manifestazione sono stati arrestati tre attivisti di un collettivo zapatista: Ramiro Caballero Ramírez o Ramiro Martínez Caballero, insieme a Eduardo e a un altro compagno non identificato. Il loro arresto è stato effettuato all'altezza del Mercado Cuarto Centenario, ad alcuni metri dalla piazza "de la danza", luogo dell'incontro politico, da parte di alcuni soggetti vestiti di nero a bordo di un furgoncino e di una nissan tsuru bianca. Si parla di altri arresti non confermati.

Davanti a questi fatti persistenti di repressione e cancellazione dei diritti individuali la APPO aumenterà le sue proteste.

[www.asambleapopulardeoaxaca.com/boletines]

(traduzione a cura di radio silvanetti - rovato)

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