La Jornada – Venerdì 16 febbraio 2007
Gli indigeni chiedono alla società civile di stare attenta ai piani di morte del nuovo governo
Si acutizzano "improvvisamente" le questioni per la terra nei municipi autonomi del Chiapas
In quasi tutti i casi di violenza denunciati è coinvolta un’organizzazione priista
HERMANN BELLINGHAUSEN - Inviato

San Cristobal de las Casas, Chis., 15 febbraio - I problemi legati alla terra nei municipi autonomi della regione del Caracol di Morelia sono iniziati questo gennaio, quando sono "entrati in scena" il "nuovo attore comico Felipe Calderón Hinojosa" ed il governatore Juan Sabines Guerrero, sottolinea la giunta di buon governo (JBG) Corazón del arcoiris de la esperanza, nella dettagliata denuncia che dà conto dei molti conflitti generati o acutizzati "improvvisamente", con sospetta simultaneità.

Quasi in ogni caso risalta l'Organizzazione per la Difesa dei Diritti Indigeni e Contadini (Opddic) come provocatrice delle aggressioni. Questo raggruppamento priista la cui struttura formale è la gestione di progetti governativi per i suoi affiliati, viene denunciata da anni come facciata di un gruppo paramilitare (o "civile armato", come dicevano eufemisticamente gli zedillisti).

Per osteggiare al municipio autonomo Primero de Enere, l'Opddic si è legata all'Organizzazione dei Diritti Indigeni Contadini e Sociali (Odics), con l'intenzione - dice la JBG - "di spogliarci della nostra terra, dove le basi di appoggio dell'EZLN stanno lavorando in maniera collettiva". Queste organizzazioni "provocano perchè si verifichino scontri", e tengono contatti con i proprietari delle fattorie ed i vecchi proprietari dei poderi San Isidro la Valencia e Santa Rita, "per commerciarlo". Il delegato di governo, Germán de la Rosa, "è il tramite che provoca la morte degli indigeni".

La stessa cosa fanno "alcuni" del villaggio Sociedad La Victoria, appartenenti all'Opddic. Questi, secondo la giunta, si organizzano per spogliare delle loro terre recuperate gli abitanti di 8 de Marzo (municipio autonomo 17 de Noviembre). I primi starebbero pianificando di "parlare" in primo luogo con la JBG, e se non trovano una "buona risposta", il passo successivo "sarà lo scontro".

Questo piano dell'Opddic "è recente, e sono nel mirino altri villaggi dello stesso municipio", come Primero de Enero, del quale priisti di Saltillo "vogliono" le terre. A Tierra y Libertad Dos la minaccia di esproprio arriva da un gruppo di Nuevo Jardín, anche questo dell'organizzazione guidata da Pedro Chulín.

Il municipio autonomo Miguel Hidalgo "subisce intimidazioni ed usurpazioni di terra" da parte di Silviano Velasco Gónzalez, presidente forestale della regione 2 degli Altos e coordinatore dell'agenzia municipale a Teopisca, che spinge l'occupazione di terre recuperate. Il funzionario argomenta che le proprietà che reclama "sono già legalizzate" dalla Segreteria della Riforma Agraria (SRA). "Vediamo un imminente scontro tra indigeni", aggiunge la giunta. Nelle terre del nuovo centro abitato di Tulancá, persone dell'Opddic hanno abbattuto alberi per vendere il legno, autorizzati da Silviano Velasco, "e la Semarnat non fa né dice niente".

La giunta zapatista dichiara: "Chiediamo al nuovo governo del Chiapas: dov'è quello che dice: 'fatti e non parole'? Per questo problema ci sono già mandati di cattura, accuse false, minacce di morte ed espulsione, e per finire di fregarci stanno proponendo di consegnare la terra ad ejidatari di Amatenango", e poi "che intervengano loro" sia con un confronto o con il tramite legale.

È da osservare come in ogni caso particolare, l'Opddic ha tracciato uno scenario; un intero organigramma per scalare la provocazione. La JBG sottolinea: "i problemi che affrontano i municipi autonomi Olga Isabel e 17 de Noviembre sono iniziati i primi giorni di gennaio".

Abitanti di Nueva Esperanza e del villaggio Jet Já, appartenenti alla Organización Regional de Cafeticultores Agrícolas de Ocosingo (Orcao), di filiazione perredista, "stanno tagliando legname in maniera irregolare, e sicuramente la Semarnat li ha autorizzati, sapendo che i boschi si stanno esaurendo in maniera accelerata".

Dal caracol Torbellino de nuestras palabras, la JBG invita la società civile a stare attente "a quello che potrebbe succedere con i piani di morte promossi dal nuovo governo del Messico, chiamato Felipe Calderón Hinojosa".

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

logo

Indice delle Notizie dal Messico


home