DICHIARAZIONE DI MARZO

ALLE ORGANIZZAZIONI DEI DIRITTI UMANI, ALLE ONG, ALLE ORGANIZZAZIONI FILANTROPICHE, AI PARTITI E ALLE ORGANIZZAZIONI DI SINISTRA, AGLI INTELLETTUALI ED AGLI ARTISTI

AI POPOLI DI OAXACA, DEL MESSICO E DEL MONDO

Sono passati 100 giorni da quando i corpi di polizia dello stato, in coordinamento con la Polizia Federale Preventiva e altri corpi parapolizieschi e paramilitari dispersero violentemente l'ultimo presidio che il popolo di Oaxaca difendeva nel centro storico della città di Oaxaca.

Sono passati 287 giorni da quando si insediò il presidio e scoppiò lo sciopero ad oltranza della sezione 22 della CNTE-SNTE, che sfociò nel movimento storico a cui stiamo prendendo parte nello stato di Oaxaca.

In tutto questo periodo in cui abbiamo alimentato la nostra stagione di lotta, il nostro popolo ha sentito in molte occasioni quanto è intrinseco e vero il fatto che solo il popolo insorto, e colpendo i suoi nemici come fosse una sola persona, può ottenere il vero esercizio dei suoi diritti più elementari che gli vengono riconosciuti in diverse convenzioni internazionali, come quando per la prima volta nella storia dei popoli di Oaxaca festeggiammo la vera festa dei nostri popoli, quando insieme lanciammo il Grido di Indipendenza del nostro paese, e ogni volta che siamo accorsi in moltitudine nelle strade della città per le mega-manifestazioni, nei cortei, negli scioperi della fame e in tutte le attività che abbiamo organizzato in questa nostra stagione di lotta che ancora non si è conclusa, perché le sue motivazioni di fondo continuano ad essere valide.

Grazie alla fermezza del nostro popolo, nella difesa dei suoi interessi, i piccoli gruppi che spadroneggiano al potere, servi dei potenti del mondo, si sono accaniti contro di noi; tutto il mondo sa che abbiamo 23 compagni assassinati da sicari a pagamento, che abbiamo migliaia di uomini e donne che hanno subito i torti di queste governo così dispotico; ad oggi ci sono ancora 57 uomini e donne vittime di queste aggressioni detenuti/e nelle diverse carceri dello stato e del paese.

Tutti i nostri detenuti non hanno commesso alcun reato. mentre sono stati violati i loro più elementari diritti umani e le garanzie che la Costituzione Messicana riconosce loro, metre lo stato li ha usati come ostaggi del movimento.

Da quando li hanno arrestati, sono stati picchiati e torturati fisicamente e psicologicamente. Nei processi che stanno affrontando, le autorità giudiziarie non hanno rispettato i principi di base, le norme e le leggi processuali e ancor meno sono stati rispettati i loro diritti umani.

Tutti loro hanno una famiglia, e nella maggior parte dei casi si tratta di capi famiglia per cui non sono stati colpiti solo come individui, ma lo stato ha colpito anche le loro famiglie e comunità.

Per tutto quanto detto sopra, ed aggiungendo la mancanza di risposta alle rivendicazioni ed alle necessità più elementari del nostro popolo -non viene più rispettato l'ordinamento giuridico, ma al contrario si continua ad attaccare il nostro popolo con l'imposizione di prezzi elevati dei prodotti di base, si annuncia la privatizzazione del sistema stradale, la militarizzazione di tutto il paese con il pretesto della lotta al narcotraffico, l'impulso delle riforme strutturali, ecc.- siamo stati spinti alla necessità di rafforzarci al nostro interno ed adesso, a riorganizzare tutto il popolo di Oaxaca, per avviare una nuova offensiva del popolo di Oaxaca, contro il tiranno e i suoi alleati.

Per avanzare in questa lotta che non abbiamo concluso, lanciamo un appello urgente:

ALLA COMUNITÀ INTERNAZIONALE

lanciamo un SOS:

AI POPOLI DI OAXACA E DEL MESSICO, ALLE ORGANIZZAZIONI, AI SINDACATI, ALLE ASSOCIAZIONI CIVILI, AI MEZZI DI COMUNICAZIONE, AGLI INTELLETTUALI ED AGLI ARTISTI

allo stesso modo lanciamo un appello affinché al più presto possibile ci aiutino a organizzare, partecipino e cooperino alla campagna: UN CHILOMETRO DEL PESO PER LA LIBERTÀ DEI DETENUTI POLITICI, che inizierà contemporaneamente in tutte le città del paese e dello stato a partire dalle ore 9 del giorno 18 marzo, giorno in cui festeggiamo l'ESPROPRIO DEL PETROLIO, dove verranno organizzate attività politiche, culturali ecc., in modo che tutti insieme, il popolo di Oaxaca e del Messico, possiamo aggiungere migliaia e migliaia di chilometri per ottenere la libertà dei nostri compagni detenuti.

CONVOCHIAMO IL GOVERNO FEDERALE AD UNA TAVOLA DI DIALOGO NELL'IMMEDIATO, PER NEGOZIARE I MECCANISMI PER LA LIBERTÀ DEI DETENUTI POLITICI. Perché abbiamo considerato che, a questo punto, è chiaro che il governo federale alleato con URO considera i nostri detenuti come ostaggi di guerra, e che in nessun momento sono stati trattati in modo legale.

Invitiamo LE PERSONALITÀ DI FAMA INTERNAZIONALE, progressiste e democratiche, a partecipare al TERZO FORUM INTERNAZIONALE SUI DIRITTI UMANI che si svolgerà nei giorni 31 marzo e 1° aprile nella città di Oaxaca, e il cui obiettivo è analizzare la situazione dei diritti umani a Oaxaca.

PER LA LIBERTÀ IMMEDIATA DEI NOSTRI DETENUTI POLITICI

APPARIZIONE IN VITA DEI DESAPARECISOS

FUORI ULISES RUIZ ORTIZ

PER UN GOVERNO POPOLARE E DEMOCRATICO

TUTTO IL POTERE AL POPOLO

ASSEMBLEA POPOLARE DEI POPOLI DI OAXACA
Marzo del 2007 - dalla Città della Resistenza, Oaxaca de Juárez Oaxaca
[www.asambleapopulardeoaxaca.com/boletines]

(traduzione a cura di radio silvanetti)

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