La Jornada – Giovedì 12 luglio 2007
Con la sentenza sono stati evitati possibili scontri tra comunità indigene
IL TRIBUNALE AGRARIO BLOCCA L’ESPROPRIO DI TERRE NEL MUNICIPIO CHIAPANECO DI ALTAMIRANO
HERMANN BELLINGHAUSEN

San Cristobal de las Casas, Chis., 11 luglio - Il Tribunale Unitario Agrario (TUA) di Tuxtla Gutiérrez ha negato a membri dell’Organizzazione per la Difesa dei Diritti Indigeni e Contadini (Opddic) la possibilità di occupare poderi in cui lavorano e vivono basi di appoggio dell’EZLN del municipio autonomo Vicente Guerrero.

Oggi è stato comunicato ufficialmente che lo scorso 28 maggio il magistrato del TUA del distretto 03 ha stabilito che "sono inammissibili le procedure di giurisdizione volontaria promosse da abitanti del villaggio El Nantze, municipio di Altamirano", su 1.569 ettari di terreno.

Il Centro di Analisi Politiche e Ricerche Sociali ed Economiche (CAPISE) che ha seguito il caso, ha dichiarato: "La cancellazione di questo esproprio di terre e territorio ha fermato possibili scontri tra comunità indigene, scontri promossi, incoraggiati ed orchestrati dallo stesso Stato messicano attraverso le sue istituzioni agrarie, l'Esercito federale e le stesse istituzioni di pubblica sicurezza a livello federale, statale e municipale".

Bisogna ricordare che da mesi, membri di Opddic, organizzazione denunciata come paramilitare dalle giunte di governo zapatiste (JBG) e da numerosi organismi civili, minacciavano di invadere più di 2 mila ettari di El Nance (Nantze), "recuperate" ai latifondisti dalle famiglie zapatiste dopo l'insurrezione del 1994; queste famiglie hanno partecipato così alla costruzione del municipio autonomo Vicente Guerrero e la regione Tzotz Choj, oggi zona del caracol di Morelia.

Verso il 2005, la Opddic ha iniziato a crescere in belligeranza sulla base delle promesse dei suoi leader di "negoziare" per i contadini che volevano le terre recuperate dagli zapatisti. Con questa strategia, l'organizzazione priista, legata da tempo all'Esercito federale, si è trasformata in un fattore di instabilità e violenza nelle valli di Ocosingo ed Altamirano, così come a Chilón ed in altri municipi della zona nord. I suoi membri hanno sfidato le basi di appoggio dell'EZLN ed hanno compiuto molti furti ed aggressioni.

Alla fine del 2006 ed all'inizio del presente anno, Opddic ha accentuato la sua belligeranza in diverse zone. Nel caso di El Nance, Opddic aveva chiesto alla Segreteria della Riforma Agraria (SRA) di "'legalizzare' e trasformare in ejido 19 frazioni di terre recuperate", come denunciava a febbraio la JBG. Le autorità autonome vedevano che la SRA ripeteva "le stesse pratiche dei tempi di Absalón Castellanos (ex-governatore del Chiapas): provocare scontri tra indigeni". I priisti di El Nance distruggevano gli alberi su "accordo" di Opddic, mentre la Sagarpa non faceva niente per fermarli.

Alla fine del febbraio scorso, CAPISE ha denunciato il tentativo di esproprio per via "legale" i poderi di El Nance, per il quale Opddic aveva assunto come avvocato un impiegato della stessa SRA ed inoltre segretario generale del Sindacato dei Lavoratori della SRA a Tuxtla Gutiérrez: il dott. Beltrán Ruiz Chacón, che era riuscito a fermare le cause presso il TUA, facendo pendere la bilancia a favore dei suoi clienti.

Di fronte alla denuncia, la SRA ammise che il comportamento di Ruiz Chacón era "indebito". Ciò nonostante, l’ente federale il 27 febbraio avvertiva: "la Procura Agraria, come stabilito dalla Legge Agraria, si è incaricata - e continuerà a farlo - della difesa ed assistenza dei soggetti agrari nei giudizi promossi da Opddic".

Secondo CAPISE, nel 2004 Opddic "riuscì ad entrare in 10 delle 19 frazioni che comprende El Nance, avviando una causa di riconoscimento e titolo di possesso di beni comunali. Inoltrava pratiche per la trasformazione ad ejido e successivamente l'accesso al Procede".

Ora non è la prima volta che il TUA si scontra con Opddic per questo caso. Riguardo alla causa 319/2004, accadde il 1º marzo 2006 "per diverse ragioni". Una di queste "che la JBG di Morelia gli fece arrivare una lettera dove manifesta il suo rifiuto alla pratica ejidale del suo territorio". Il 2 giugno di quell'anno Beltrán Ruiz Chacón, in rappresentanza di Opddic, presentò ricorso contro la sentenza del tribunale, argomentando che quella JBG "non esisteva". Ed accusava: "il magistrato responsabile ha dato valore ad uno scritto fantasma (sic) che appare nel fascicolo 458 della causa agraria, di coloro che si dicono membri della JBG denominata Corazón del Arcoris de la Esperanza, scritto che non è firmato da nessuna persona".

Il 20 giugno, il segretario del primo tribunale di distretto concesse il ricorso ad Opddic, ordinando al TUA di comunicare "il nome ed il domicilio delle persone della JBG". Il tribunale "non trovò" il domicilio della JBG di Morelia, e l'udienza fu posticipata in altre due occasioni.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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