La Jornada – Martedì 11 dicembre 2007
Nella sua prima Relazione di governo riconosce "la profondità delle rivendicazioni" dell'EZLN
Sabines: il Chiapas non sarà mai più scenario di crimini di lesa umanità
"La sfida più importante che abbiamo dovuto affrontare è stata la contingenza per le piogge" - Risalta le azioni per liberare 60 imputati considerati detenuti politici
ÁNGELES MARISCAL

Tuxtla Gutiérrez, Chis., 10 dicembre - Nel contesto della sua prima Relazione di governo, Juan Sabines Guerrero ha riconosciuto all'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) "rispetto profondo per il suo valore morale e la profondità delle sue rivendicazioni". Si è impegnato, inoltre, a far sì che "il Chiapas non torni mai più ad essere lo scenario di crimini di lesa umanità, come quello di Acteal.

In Chiapas convergono tutte le religioni, tutti i partiti, tutte le classi sociali, tutte le lingue e tutte le idee, sia di chi crede nella legge del più forte sia di chi depone le armi per rappresentare una nuova tappa della sua lotta.

Saluto il promettente progetto, la provocatoria realtà dello zapatismo, ed insisto, il silenzio delle sue armi non è il silenzio della sua causa. Quello che offro all'EZLN è rispetto, rispetto profondo per il suo valore morale, rispetto per la profondità delle sue rivendicazioni", ha dichiarato il mandatario davanti ai rappresentanti dei tre poteri del governo statale, al segretario di Governo federale, Francisco Ramírez Acuña, ad altri politici e leader dei diversi settori sociali e produttivi.

Quasi alla fine del suo discorso, Juan Sabines Guerrero ha affermato che i chiapanechi devono essere orgogliosi della diversità presente nello stato, se questa è vissuta nel rispetto, libertà ed unità. (…)

[http://www.jornada.unam.mx/2007/12/11/index.php?section=politica&article=017n1pol]

(a cura del Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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