La Jornada - 11 settembre 2007
Zapatisti ospiteranno gli espulsi dai Montes Azules
A La Realidad aspettano gli indigeni sgomberati
"Non permetteremo la distruzione della nostra madre terra"

Hermann Bellinghausen

La giunta di buon governo (JBG) Verso la speranza, nel caracol Madre dei caracol del mare dei nostri sogni, di La Realidad, Chiapas, oggi ha annunciato che le famiglie zapatiste sgomberate dal villaggio San Manuel, nei Montes Azules, "rimarranno sotto la custodia e la vigilanza delle JBG e dei municipi autonomi", che non permetteranno "l'entrata né la distruzione della nostra madre terra da parte dei ricchi nazionali ed internazionali". I ribelli lasceranno il villaggio per il "futuro" dei loro figli e dei "figli delle nostre figlie e dei nostri figli".

La giunta ha confermato che ha il posto per i profughi. "Stiamo aspettandoli affinché vengano a lavorare ed a vivere con noi". Avvisa che sono attesi negli uffici della JBG Verso la speranza..., "così come i nostri compagni incarcerati ingiustamente in El Amate" ed esige la "libertà immediata e senza condizioni" degli zapatisti imprigionati: Mario López Gómez, Feliciano López Hernández, Tomás Gómez López e Juan Gómez López.

Documentano abusi

In un comunicato, la JBG documenta gli abusi contro le famiglie zapatiste sgomberate il 18 agosto "dalle forze repressive dello Stato". Denuncia che ai detenuti non è stato presentato nessun mandato di arresto "e molto meno per essere imprigionati". Il governo continua a non presentare ufficialmente questi ordini, "anche se in questi giorni li presentano, sarà alla vecchia maniera del PRI ed ora del PAN che prima ti imprigionano, ti ammazzano o ti sgomberano e dopo fabbricano la tua colpa".

La giunta sottolinea la violazione dei diritti dei compagni di San Manuel dal giorno dello sgombero: "Sono stati fermati in modo violento, senza nessuna spiegazione, senza mandato di cattura e non è stato dato il tempo per raccogliere le loro cose. Al momento della detenzione sono stati picchiati e maltrattati, soprattutto le compagne incinte che sono state forzate a salire sugli elicotteri. Lo sgombero non è stato assolutamente pacifico, come ha invece detto il governo dello stato".

Il luogo dove sono state portate le famiglie, in La Trinitaria, "è risultato un posto senza condizioni di vita oltre al fatto che non lasciano passare nessuno per aiutarli". Nel trasferimento ad Ocosingo, giovedì scorso, non hanno dato loro nè colazione né da mangiare, fino alle sette della notte". E questo perché altri famigliari si sono imposti al governo perché non li affamassero. In Ocosingo, le famiglie "stanno recintate in un locale; si portano dietro le compagne con i loro bambini e le loro bambine come se fossero animali e non esseri umani". A quasi un mese dallo sgombero, le famiglie non hanno potuto comunicare con i detenuti né sanno qualcosa del loro stato di salute o delle loro condizioni.

La JBG denuncia "il saccheggio, il furto e la distruzione degli averi e del patrimonio dei compagni di San Manuel" ed esige la pronta riparazione del danno, 189.480 pesos. Allega una dettagliata lista di averi rubati o distrutti.

Le autorità autonome accusano il "mal governo" ed i mezzi di comunicazione, Televisa e Tv Azteca, di manipolare i bambini del paese con fondazioni "come se fossero i protettori della terra". Un'altra manipolazione è quella con i lacandoni, "facendo credere loro che sono i legittimi padroni dei Montes Azules, mentre in realtà li hanno comprati. Ed i lacandoni non hanno né una parola né possibilità di decisione al momento nel quale i loro capi vendono a transnazionali e nazionali". Questi maneggiano a loro capriccio i lacandoni, perché sanno "che non diranno niente al momento di distruggere la nostra madre terra".

Esteban Moctezuma: "traditore"

La JBG si riferisce al "traditore Esteban Moctezuma Barragán", uno dei "complici, insieme a Felipe Calderón e Juan Sabines, di manipolare i bambini dei 32 stati del paese che parteciperanno al concorso Proteggiamo la selva". Perché - domanda la giunta - non proteggerla da "coloro che vogliono saccheggiare il petrolio, l'uranio, l'oro, l'argento e che vogliono vendere le acque, il legname prezioso e tutto quello che c'è nella nostra madre terra"? O ancora "perché ci sono bambini e bambine che hanno una vita migliore e perché altri bambini stanno nella fascia della miseria?".

Noi zapatisti - assicura il comunicato - "siamo i guardiani della nostra madre terra, i migliori sorveglianti della madre natura", mentre "Calderón e Sabines, capi dei ricchi, permettono ai ricchi ed alle transnazionali di venire a distruggere le nostre terre e le nostre montagne, pensando che così distruggono ciò che siamo da secoli". Firmano: Elsy, Marbella, Karina, Micaela, Sergio e Roel, membri della JBG.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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