La Jornada – Sabato 11 agosto 2007
Studi dimostrano che è nell’acqua, il maggior pericolo dovuto al supersfruttamento della regione
ALLARME SUI GRAVI DANNI AMBIENTALI DEL PROGETTO AEROPORTUALE DI TIZAYUCA
HERMANN BELLINGHAUSEN

L'annuncio ufficiale della ripresa del progetto di costruzione di un grande terminal aereo nella valle di Tizayuca, Hidalgo, ha riattivato anche le denunce sugli enormi danni ambientali e sociali che l'opera porterà con sé. Prevedibilmente, la sua realizzazione sarà un ricco affare per appaltatori di sempre, e la futura operazione commerciale nell'enclave aeroportuale porterà un abbondante flusso di denaro sì, ma solo alle tasche degli stessi capitalisti di sempre.

L'altra campagna in Hidalgo, in particolare gli ejidatari (ed ex-ejidatari, perché hanno ormai venduto le proprietà) di Zapotlán e di altre comunità che sono aderenti alla Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona, non hanno smesso di denunciare gli oltraggi e le menzogne delle autorità. Ora, allertano, sulla base di studi propri e di terzi (anche istituzionali) sui disastrosi effetti sociali, ambientali ed economici nella regione.

Secondo la Commissione Nazionale dell'Acqua, i 4.400 chilometri quadrati del bacino Pachuca-Cuautitlán, dove si trova la valle di Tizayuca, sono supersfruttati. Ogni anno si estraggono 433 milioni di metri cubi d'acqua, ma solamente 207 milioni vengono reintegrati, cosa che implica una perdita superiore al 50%.

Studi di organismi civili e dello stesso governo hidalguense documentano che intorno al 1950 l'acqua si trovava a 10 metri dalla superficie, ed attualmente la falda acquifera si trova ad una profondità di 200 metri ed ancora di meno in municipi come Zumpango e Tecámac, situazione che si osserva in tutto il bacino Pachuca-Cuautitlán, che attraversa 47 municipi di Hidalgo e dello stato del Messico.

L’altra campagna in Hidalgo conclude che "la proposta di portare acqua dalla regione di Actopan per fornire il progetto, come ha detto il governatore hidalguense, Miguel Osorio Chong, aumenterebbe solo il problema, chiaramente espresso nell'altra proposta: portare acqua dalla laguna di Tecocomulco, un bacino già devastato per la mancanza di controllo capitalista".

Inoltre, manca un programma di trattamento e riutilizzo dell'acqua che permetta, a partire dal secondo anno di funzionamento del progetto, di ridurre gradualmente la dipendenza dell'aeroporto dalle falde acquifere. Il Programma Universitario dell'Ambiente (PUMA) dell'UNAM, ha denunciato che le operazioni aeroportuali inciderebbero sulla qualità e disponibilità di acqua, delle aree verdi e dell'aria, poiché provocheranno danni a causa della costruzione del terminal nella valle di Tizayuca.

Annunciando la sua resistenza alle opere, l'altra campagna ha segnalato che un altro argomento contro è che aumenterebbe la pressione sulla risorsa idrica. Secondo il Consiglio Nazionale della Popolazione, l'impatto demografico nella zona di influenza di Tizayuca potrebbe arrivare a 900mila abitanti tra il 2000 e 2030. Inoltre, "prendendo in considerazione la scala degli eventuali impatti, lo sviluppo del progetto causerebbe problemi urbani per la concentrazione demografica".

Il subcomandante Marcos, della Commissione Sesta dell'EZLN, a Zapotlán, il 28 febbraio 2006 ha dichiarato: "Noi, i diseredati, non voleremo mai in aereo. Non ci farebbero nemmeno salire. Inoltre, pensate che le grandi residenze che costruiranno intorno all'aeroporto sopporteranno di vivere con la gente povera di Zapotlán o di altre comunità? No, faranno in modo che se ne vadano e permetteranno che vicino a loro vivano solo persone dello stesso tenore economico".

Il delegato Zero ha quindi dichiarato: "Dietro questo aeroporto c'è un inganno. Chi ha chiesto a Zapotlán se voleva un aeroporto? Se ve lo avessero domandato, avreste chiesto fognature, strade asfaltate, un prezzo più basso della luce, migliori servizi pubblici, più scuole, migliori maestri, ospedali e cliniche, ma questo significherebbe prendervi in considerazione, ed i governi non prendono in considerazione la gente del basso, tranne quando vanno a chiedergli il voto".

Dimostrato il decremento dei livelli della falda acquifera 1.508 Cuatitlán-Pachuca, gli ejidatari e coloro che si oppongono all'aeroporto segnalano che "c'è necessità di portare acqua a Pachuca e Tizayuca". Della costruzione del terminal, l'altra campagna hidalguense chiede: "chi si accollerà i costi?". Non c'è nulla di chiaro, salvo che la natura sarà "devastata dal cemento e dal commercio. Solo morte".

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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