La Jornada – 10 maggio 2007
Espropriati 14 mila ettari di terra nella selva Lacandona

Più di 14 mila ettari della zona Lacandona, ad Ocosingo, Chiapas, sono stati espropriati dal governo federale allo scopo di creare una nuova area naturale protetta, per assicurare la conservazione, ristabilimento ed utilizzazione delle risorse naturali di questa regione.

L'esproprio è a nome della Segreteria dell'Ambiente e Risorse Naturali (Semarnat) che per mezzo della Commissione Nazionale delle Aree Naturali Protette li destinerà ad una nuova riserva.

Ciò nonostante, sarà cura della Segreteria della Riforma Agraria pagare 58 milioni 164 mila pesos a chi dimostrerà la proprietà dei terreni della regione.

Secondo il decreto di esproprio, questa è una delle aree "di maggiore pressione sulle risorse naturali esistenti nella selva Lacandona e condivide con la riserva della biosfera dei Montes Azules un'elevata diversità biologica ed un patrimonio genetico unico in Messico. "Ha una densità di popolazione di specie caratteristiche in solo lo 0,4% del territorio nazionale, dove si trova il 27% dei mammiferi, il 30% degli uccelli, il 40% delle farfalle diurne ed il 15-20% delle piante native del Messico".

Secondo la Semarnat, questa regione è considerata il luogo più diverso del paese, dove vive una grande quantità di specie considerate endemiche, cioè, che non vivono in nessun altro luogo al mondo, e sono minacciate o in pericolo di estinzione, oltre a contare su un importante sistema idrico con uno scorrimento d'acqua media annuale di 85 miliardi di metri cubi, che rappresenta il 30% dell'acqua di superficie del paese e genera il 56% di energia idroelettrica su scala nazionale.

D'altra parte, la Procura Federale della Protezione dell'Ambiente (Profepa), anch'essa dipendente da Semarnat, ha dichiarato che nel secondo operativo Tolleranza Zero contro il disboscamento illegale nella zona delle lagune di Zempoala, nello stato del Messico, sono stati arrestati nove adulti ed un minorenne, ai quali sono stati sequestrati 14 camionette - di cui otto risultano rubati -, 1.150 pezzi di legno di oyamel, sei motoseghe e sono stati smantellati due forni a carbone.

All'operativo, iniziato solo lunedì scorso, hanno partecipato 13 elementi dell'ente, 132 dell'Esercito messicano, 25 Forestali, quattro agenti del Pubblico Ministero Federale, 109 dell'Agenzia di Sicurezza Statale e 6 della Procura Generale di Giustizia dello stato del Messico.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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