La Jornada – Martedì 10 aprile 2007
Le riunioni si protrarranno fino all’inizio di giugno
L’altra campagna riprende le attività in tre stati

HERMANN BELLINGHAUSEN

L’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN), per mezzo della sua Commissione Sesta, ha annunciato che tre delegazioni di comandantes e comandantas ed il subcomandante Marcos si trovano già nelle sedi della seconda tappa dell'altra campagna nel nord del paese, nelle città di Aguascalientes e Monterrey, e la più numerosa, nella comunità cucapá El Mayor, Bassa California. Questo martedì iniziano i loro lavori e percorreranno gli stati e le regioni settentrionali, sul confine ed oltrefrontiera fino al principio di giugno. Il nord "non solo soffre le stesse ingiustizie del resto del nostro paese, ma è altrettanto ricco di lotte e sforzi anticapitalisti e di sinistra" afferma il nuovo comunicato ribelle.

Sulla consultazione interna dell’altra campagna, iniziata a marzo, la Commissione Sesta ha consegnato il materiale ricevuto ad un gruppo di aderenti, per organizzare i risultati e farli conoscere. Allo stato attuale, "c'è la parola di più di 10 mila aderenti", individui o famiglie, gruppi, collettivi ed organizzazioni, senza contare gli zapatisti. "L'altra campagna sopravvive alla sbornia elettorale ed avanza per diventare un riferimento per le lotte che avanzano in basso e a sinistra. Persone che prima si tenevano lontane, ora guardano all'altra campagna, domandandosi se qua potrà consolidarsi una strada indipendente e di sinistra nella lotta per un altro Messico", dichiara il comunicato.

"Chi segnalava che a nord l'altra campagna non avrebbe avuto seguito, si è sbagliato”. Questa regione "non solo soffre solo le stesse ingiustizie del resto del nostro paese". Popoli indios, giovani e donne, "sono la parte più determinata dell'altra campagna”.

Ricorda che a maggio del 2006, "con il vigliacco attacco a San Salvador Atenco", si scatenò la persecuzione contro l'altra campagna in tutto il paese. Allora iniziò la costruzione di una rete per far conoscere le repressioni ed "aiutarci mutuamente". Aggiunge che "anche se non con la stessa portata delle repressioni contro Atenco e Oaxaca, ci sono attacchi contro l'altra che non hanno ricevuto il sostegno di tutti gli aderenti. Oltre all'attacco e persecuzione contro le comunità zapatiste, c'è la repressione e prigione che subiscono i nostri compagni di Yucatan. Le autorità vogliono estorcere loro alte cauzioni o li tengono in carcere con accuse ridicole e senza nessun sostegno legale".

La Commissione Sesta convoca, a partire dal 10 aprile, una campagna di appoggio e solidarietà con l'altra Yucatan. Invita inoltre a che l'altra campagna si manifesti per libertà e giustizia per Atenco e Oaxaca. Il 4 maggio si realizzerà una marcia con destinazione lo Zócalo di Città del Messico. Ed il giorno 5, una marcia motorizzata alla prigione di Santiaguito "per far sapere ai nostri detenuti che non li dimentichiamo e che non sono soli".

Insieme al Congresso Nazionale Indigeno (CNI), una delegazione visiterà i popoli indios aderenti in tutto il territorio nazionale. Da settembre a dicembre, la Commissione Sesta formerà nuove delegazioni che si recheranno nelle zone centro e sud della Repubblica.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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