El Mayor - Bassa California - 10 aprile 2007
Parole della comandanta Kelly
Oggi, 10 aprile 2007, è un giorno molto importante per il nostro Generale Emiliano Zapata che ogni anno ricordiamo e celebriamo con un giorno speciale, non per la sua morte ma per gli ideali di lotta esemplare di don Emiliano Zapata.
Vide la sofferenza degli indigeni contadini, per questo il 20 novembre dell'anno 1910 si alzò in lotta, quando molti contadini si sollevarono in armi e davanti stava il Generale Don Emiliano Zapata: egli guidò ed organizzò per difendere le terre che erano nelle mani dei grandi latifondisti, e per questo i malgovernanti di questo tempo, di questi ed altri tempi, perseguitano, assassinano tutti quelli che lottano degnamente per i diritti che ci spettano, in quel caso i contadini.
La lotta per la terra, come diceva il suo slogan "Terra e Libertà": terra per chi la lavora.
Questa causa è giusta e degna per i contadini indigeni. Per i malgovernanti è un crimine e per questo lo perseguitarono, ma siccome non potevano farlo apertamente, lo tradirono e quell'assassinio a tradimento compie oggi 88 anni, perché come oggi , 10 aprile, ma nell'anno 1910, lo ammazzarono a Chinameca in una maniera vigliacca, proprio come ammazzano e assassinano i malgovernanti.
Per questa lotta esemplare per i contadini pagò con la sua vita, per questo noi come zapatisti portiamo il suo degno nome per la sua lotta, per i suoi ideali, perchè non si vendette e non si arrese.
Noi zapatisti lottiamo anche per democrazia, libertà e giustizia, per tutti.
Per questo percorriamo il nostro paese, per incontrare i nostri fratelli poveri, per cercare l'unità e poter lottare insieme, pur sapendo di mettere in pericolo la nostra vita, perché sappiamo che i governanti e i potenti sono traditori ed assassini, come fecero col nostro Generale Emiliano Zapata... ma non importa, noi andiamo avanti, succeda quel che succeda, perché crediamo che è arrivata l'ora di lottare insieme, indigeni contadini e con tutti e tutte i lavoratori del nostro paese.
È tutto.
(traduzione del Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)