La Jornada – domenica 10 settembre 2007
Abitanti di Nuevo Oxchuc invadono i campi coltivati, rubano e lanciano minacce
Si acutizza la minaccia di sgombero per gli zapatisti di 20 de Febrero
Hermann Bellinghausen - Inviato

Poblado 20 de Febrero, Chis. 8 settembre - Il cammino sterrato che va da Toniná verso Monte Libano e serve da porta d'ingresso a varie vallate della selva Lacandona si trasforma velocemente in una strada di due corsie, con larghi ponti sui torrenti e fiumi. Lo stesso sta succedendo da altre parti. Ma qui la costruttrice Fer-Casa, con il vergognoso appoggio della Segreteria di Comunicazioni e Trasporti e la protezione diretto della Camera dei Deputati, invade campi, coltivi, cortili e taglia i pendii affinché i veicoli non incontrino ostacoli. Nelle terre zapatiste, poi, lo fa senza autorizzazione degli indigeni.

Un gruppo di uomini riceve il reporter. è sabato e c'è una sessione di barbiere. Il torso nudo di uno di loro è ricoperto di capelli neri. Un altro ha le forbici in mano. Ed un terzo spiega, tranquillamente, che gli ejidatari del vicino Nuevo Oxchuc li aggrediscono perché vogliono espellerli dalle terre che occupano dal 20 febbraio 1997. Sono terre che furono recuperate dall'EZLN nel 1994 e che oggi fanno parte del municipio autonomo San Manuel.

"La costruttrice qui ha buttato giù una collina ed ai compagni zapatisti di Santo Tomás Achín la strada è passata sui loro banani" - riferisce. Quello con le forbici spiega che qui ci sono 10 famiglie con 100 ettari di campi di mais, fagioli ecc. Segnala lo splendido mais che sta maturando intorno. "Qui arrivano continuamente quelli di Nuevo Oxchuc per derubarci e minacciarci".

Secondo il rapporto "Terra e Territorio - caracol La Garrucha" del Centro di Analisi Politica e d'Indagini Sociali ed Economiche (Capise - settembre di 2007), "La maggioranza dei casi di terre recuperate dove si trovano comunità zapatiste, quelle di 20 de Febrero, sono entrate nel Programma di Acquisizioni di Terreni Rustici del Chiapas, denominato Fondo 95. Il 29 luglio 1997, cinque mesi dopo la creazione del villaggio autonomo, i governi statale e federale accreditarono il fedecommesso immobiliare Nuevo Oxchuc, con i produttori rurali e la Banca di Credito Rurale dell'Istmo, designando come beneficiarie 46 famiglie dell'ARIC-Unione di Unioni (UU)".

I 100 ettari di questa comunità si aggiunsero nelle 230 di Nuevo Oxchuc. Nel marzo del 2001, l'ARIC-UU convocò un'assemblea generale di fedecommissari per convertire in ejido alla presenza di funzionari. Il 7 giugno dello stesso anno rimasero all'interno del nuovo ejido le "proprietà rustiche" El Triunfo, Rancho Nuevo Balaxthé, San Antonio, Miramar, El Pedregal e Dos Hermanos.

Il villaggio 20 de Febrero non "appare da nessuna parte ed in nessun momento" - segnala il Capise. "Succede che le famiglie zapatiste che lì vivono non esistono per lo Stato messicano né per l'ARIC-UU". Ma se nelle scritture non esistono, "nei fatti sì, e questo rappresenta un altro problema: la loro presenza, il loro progetto e la loro autonomia non hanno spazio. Pertanto, le pressioni e minacce per il loro sgombero aumentato". Dal 2003, dopo varie riunioni, i membri di ARIC-UU e la giunta di buon governo (JBG) de La Garrucha non hanno raggiunto un accordo: la richiesta di ARIC-UU è che gli zapatisti di 20 de Febrero si sottomettano alle decisioni degli ejidatari, del governo federale e di quello statale.

Dal 2005, "dopo il lancio della Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona" - rimarca il rapporto - "si sono incrementate ostilità ed azioni legali accompagnate da minacce ed invasioni dal ritmo variabile: ogni tre giorni, ogni otto o ogni quindici. Si sono presentati dai 30 ai 50 di Nuevo Oxchuc pronunciando frasi minacciose del tipo: 'Se rimanete sui nostri campi, arriverà il giorno che proverete i nostri machete'".

Negli ultimi mesi, gli aggressori sono arrivati "accompagnati da un funzionario di governo" che rimane "sempre sul veicolo mentre membri di ARIC-UU invadono i campi". In reiterate occasioni "hanno portato via il cartello del paese. Il 22 maggio, 25 uomini e cinque donne di Nuevo Oxchuc sono arrivati fin nel centro del villaggio ripetendo: ‘Siamo già pronti, quando ce lo dice il governo useremo i fucili'. Le basi di appoggio zapatiste non hanno risposto alle provocazioni" - sta scritto nel rapporto.

Malgrado i 230 ettari dell'ejido Nuevo Oxchuc siano terra recuperata dall'EZLN, quelli del 20 de Febrero accettano di rimanere solo nei loro 100 ettari e di non richiedere i 130 ettari restanti. Ma ARIC-UU "vuole tutto".

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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