La Jornada on-line - 9/05/2007
Il Papa è d'accordo a scomunicare membri dell'ALDF, poi ritratta

A bordo dell'aeroplano papale, il Papa Benedetto XVI ha dato il suo appoggio oggi alla minaccia di scomunica dei vescovi messicani contro i membri dell'Assemblea Legislativa e il capo di Governo della Città del Messico, Marcelo Ebrard, per avere depenalizzato l'aborto nella capitale messicana.

Poi invece, ore dopo, il portavoce del Vaticano, Francisco Lombardi, ha precisato che il Papa non ha nessuna intenzione di scomunicare i parlamentari messicani.

"Questa minaccia non è arbitraria ed è prevista nel codice di diritto canonico" che regolamenta la Chiesa Cattolica - aveva sottolineato Benedetto XVI, in dichiarazioni dall'aeroplano che lo porta in Brasile.

"È scritto nel diritto che la morte di un bambino è incompatibile con la comunione. I vescovi non sono stati arbitrari, hanno solo fatto parlare il diritto dalla chiesa" - ha detto il pontefice.

Poi però Federico Lombardi, portavoce del Vaticano, ha precisato in una dichiarazione autorizzata dal Papa che Benedetto XVI non voleva scomunicare nessuno e "dato che la scomunica non è stata formulata dai vescovi messicani", neanche lui ha intenzione di farlo.

Il commento del Papa andava interpretato nel senso che i politici che votano per l'aborto non dovrebbero ricevere il sacramento della comunione perché "l'azione legislativa in favore dell'aborto è incompatibile con la partecipazione all'Eucaristia" e, pertanto, "gli stessi politici si escludono della comunione".

La sentenza di scomunica è la punizione più severa della Chiesa Cattolica può decretare. Esistono due tipi di scomunica: La latae sententiae e la ferendae sententiae, secondo la gravità dell'azione commessa.

La maggioranza dei casi di scomunica sono trattati direttamente dalla Santa Sede, dal Papa o dalla Congregazione per la Dottrina della Fede. Gli scomunicati non possono adempiere a compiti liturgici o pastorali ed è proibito loro partecipare alla vita sacra della Chiesa.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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