La Jornada - El correo ilustrado - 7 aprile 2007
Appoggio agli zapatisti

All'opinione pubblica nazionale ed internazionale

Ci pronunciamo in appoggio ai nostri fratelli zapatisti, per le aggressioni che stanno vivendo, considerando che:

1. non dimentichiamo la legge spuria Bartlett-Fernández de Cevallos-Ortega che non ha rispettato gli accordi di San Andrés

2. il governo a tutti i suoi livelli cerca di macchiare il lavoro per giustizia, dignità, democrazia e libertà che gli zapatisti stanno cercando di realizzare

3. siamo a conoscenza delle denunce di minacce ed attacchi paramilitari che hanno subito e si stanno incrementando negli ultimi mesi

4. gli zapatisti si sono uniti alla lotta per la giustizia contro le violazioni dei diritti umani in tutti gli stati del nostro paese

5. l'altra campagna è un'iniziativa civile e pacifica e stiamo avanzando nella costruzione di un Programma Nazionale di Lotta, anticapitalista, in basso ed a sinistra

6. con le politiche federali del governo panista, con la scusa di una presunta lotta al narcotraffico ed apparentemente per salvaguardare la sicurezza pubblica, si è estesa ed intensificata la militarizzazione in tutti gli stati, il che minaccia tutte le espressioni indipendenti ed il popolo in generale

7. li appoggiamo nell'esercizio di tutti i loro diritti, tra i quali quelli del rispetto e della protezione per la vita e la Madre Terra, a partire dai loro territori autonomi

8. sappiamo che attraverso le giunte di buon governo hanno sempre cercato e trovato soluzioni pacifiche ai problemi che si presentano nelle situazioni di conflitto con comunità vicine e con altre organizzazioni.

Dichiariamo che sono responsabili i tre livelli di governo, a partire da quello federale panista di Felipe Calderón, di qualunque danno possano subire i nostri fratelli zapatisti, perché stanno propiziando condizioni di scontro tra i popoli, attraverso le organizzazioni paramilitari che si danno ad una pratica di furti, persecuzioni, arresti arbitrari, minacce di morte, con distruzione dei coltivati nelle terre zapatiste, il taglio di condotte d'acqua, spari in aria in zone vicine alle comunità, ed inoltre realizzano sorvoli con elicotteri.

Visto quanto sopra esposto, alziamo la nostra voce per esortare tutti nel mondo a pronunciarsi, mobilitarsi ed accompagnarci, in tutti i modi possibili, manifestando la propria solidarietà, per il rispetto dei nostri pieni diritti umani che i governi dicono solo di rispettare.

97 organizzazioni e firmatari, aderenti nazionali ed internazionali alla Sesta e all'altra campagna

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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