La Jornada - 7 marzo 2007
Indigeni occupano uffici pubblici in Matías Romero
Octavio Vélez Ascencio
Oaxaca, Oax, 6 marzo - Circa 500 indigeni zapotecos, mixes, chinantecos, mixtecos e zoques di 31 comunità, dell'Unione delle Comunità Indigene della Zona Nord dell'Istmo Ucizoni), hanno occuparono la delegazione di Governo, il tribunale di prima istanza e l'agenzia del Ministero Pubblico nella città di Matías Romero per protestare "per gli oltraggi e la mancanza di attenzione alle richieste".
Hanno ricordato che sabato scorso ejidatari indigeni sono stati sgomberati dalla Polizia Federale Preventiva e dall'Agenzia Federale di Investigazione da una proprietà di La Venta, nel municipio di Juchitán de Saragozza, dove la Commissione Federale di Elettricità (CFE) sta realizzando un progetto eolico per la produzione di energia con l'impresa spagnola Iberdrola, con un investimento di più di 110 milioni di dollari.
Il coordinatore dei programmi dell'Ucizoni, Carlos Beas Torres, ha ricordato che gli indigeni si erano impadroniti del terreno il 3 aprile del 2006 per protestare per la cessione delle loro terre senza il loro consenso e si sono offerti di restituire i terreni in cambio di cinque ettari e del pagamento dei danni causati alle proprietà dalla CFE.
Ha aggiunto che sono più di due anni che i contadini stanno confrontandosi con le persecuzioni e le "offerte ingannevoli" della CFE per le loro terre, ma la resistenza dell'ejido si è fermata quando poliziotti ministeriali hanno minacciato di imprigionare il presidente del commissariato ejidale, Rafael Solórzano Ordaz, che "in modo doloso" è stato accusato di vari reati, il che l'ha obbligato a dimettersi. L'ha sostituito il priísta Carlos Antonio Ordaz.
Beas Torres ha detto che i manifestanti richiedono che se ne vada immediatamente la polizia dalla proprietà che dicono esser stata acquisita "in modo fraudolento" dalla CFE, e richiedono pure la cancellazione dei mandati di cattura emessi contro 14 ejidatari che si oppongono al progetto eolico.
(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)
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