La Jornada – 7 marzo 2007
Realizza analisi di laboratorio sulla violazione di un'anziana in Veracruz
La Sedena insiste: non ci sono prove contro soldati
JESÚS ARANDA, ALMA MUÑOZ, ANDRÉS T. MORALES – REPORTER E CORRISPONDENTE

La Segreteria della Difesa Nazionale (Sedena) ha dichiarato che non ha elementi "probatori" che incriminino militari per la "presunta violazione" dell'indigena di 73 anni identificata con le iniziali EAR che è deceduta il 26 febbraio nel municipio di Soledad Atzompa, Veracruz, dopo esser stata violentata, presuntamente da soldati.

La dipendenza ha segnalato che si realizzeranno prove periziali confrontando il liquido seminale raccolto dal corpo dell'anziana con il sangue di personale castrense ed i risultati daranno "una prova irrefutabile".

Il titolare della Sedena, Guillermo Galván Galván, ha accettato di parlare giovedì con membri del Comitato Esecutivo Nazionale (CEN) del Partito della Rivoluzione Democratica (PRD), per affrontare il caso di EAR. Il segretario generale del PRD, Guadalupe Acosta Naranjo, ha anticipato che si presenteranno al generale Galván prove per imporgli di consegnare gli implicati alla giustizia civile ed ha sostenuto: "Tutto dimostra che elementi dell'Esercito hanno commesso questo fatto".

In un comunicato, la Sedena ha sostenuto che, nell'ambito delle indagini realizzati dalla Procura di Giustizia di Veracruz e da quella Militare, sono stati sentiti quattro ufficiali e 79 elementi della truppa della base di operazioni García, che si trova a due chilometri da dove è successo il fatto, senza che si rilevassero indizi della loro partecipazione al crimine.

Ha assicurato che le perizie continueranno, con esami medici che includono una revisione minuziosa dei genitali di tutto il personale militare che si trovava in quella base, ma non si è rilevato nessun tipo di lesione, il che sarebbe "indicativo per stabilire che non hanno avuto attività sessuale da almeno sette giorni prima dei fatti imputati".

La Sedena ha aggiunto che ha dato istruzioni affinché il comando della sesta Regione Militare (con sede in La Boticaria, Veracruz) fornisca elementi per le istruttorie delle procure, per precisare la presunta responsabilità dei soldati.

Intanto il viceprocuratore di Veracruz, Miguel Mina Rodríguez, ha affermato che il comunicato della Sedena non implica che si assolva il personale castrense né che si siano esaurite le indagini.

A sua volta, la Coordinazione Regionale delle Organizzazioni Indigene del Sierra di Zongolica (CROISZ) ha dichiarato che dovranno essere autorità civili quelle che investigano se dei soldati sono stati responsabili del crimine ed ha richiesto che non si coprano coloro che hanno aggredito l'indigena.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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