7 gennaio 2007
CONTINUA L'AGGRESSIONE FASCISTA: ARRESTANO JORGE REYES

Ore 11:32 - Mentre il governatore parla di pace e riconciliazione, a Oaxaca le orde fasciste continuano a reprimere i membri della APPO. Alcuni minuti fa e in una situazione non conosciuta è stato arrestato il compagno Jorge Reyes, militante di Nuova Izquierda Oaxaqueña, organizzazione aderente all'Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca. Di fronte alle terribili torture che hanno subito i prigionieri politici di Oaxaca da parte della polizia federale e statale, invitiamo gli osservatori dei diritti umani nazionali e internazionali a rimanere in allerta per quanto possa succedere nelle carceri. Sappiamo bene che la Procura Generale di Giustizia dello Stato sta utilizzando la legge in maniera faziosa e vuole accusare i membri della APPO di delitti che non hanno mai commesso.

Jorge Reyes è militante di una delle organizzazioni più colpite dall'amministrazione capeggiata dall'assassino Ulises Ruiz, infatti ha intenzione di farla scomparire come vendetta politica per la sua partecipazione decisa durante le giornate di lotta.

Non un prigioniero politico in più a Oaxaca
La lotta del popolo di Oaxaca è giusta
Rispetto delle libertà democratiche
Rispetto della Costituzione


7 gennaio 2007
ANCORA ATTACCHI FASCISTI A OAXACA

Ore 12:25 - Stiamo ricevendo informazioni di perquisizioni nelle case di attivisti della APPO. È ovvio che di fronte al grande appoggio del popolo alle attività della APPO il governo fascista sta preparando una nuova carica. Ai popoli del mondo: attenzione. Attenzione: a Oaxaca abbiamo bisogno della vostra solidarietà .

www.asambleapopulardeoaxaca.com/boletines


Oaxaca Città della Resistenza, 7 gennaio 2007

L'AZIONE REPRESSIVA DI ULISES RUIZ
NON RISPETTA NEMMENO L'INFANZIA OAXAQUEÑA

Nonostante le intenzioni di Ulises Ruiz Ortiz di impedire con l'utilizzo della forza pubblica prima, nel corso della settimana, la raccolta di giocattoli e poi il festival per l'infanzia della APPO organizzato per festeggiare con i bambini e le bambine il giorno dell'Epifania, si è riusciti a realizzare l'evento con un ampia partecipazione popolare.

Sin dalla prima mattina del 6 gennaio, la polizia municipale ha circondato la piazza di Santo Domingo per impedire che lì si svolgesse la festa per i bambin@; non solo, ha anche impedito alla compagne della "Coordinadora de Mujeres Oaxaqueñas Primero de Agosto", organizzatrici dell'evento, di prendere i giocattoli custoditi nell'Istituto di Arti Grafiche di Oaxaca e donati dai cittadini nei giorni precedenti.

È risultato offensivo il contrasto tra il colore di migliaia di giocattoli accatastati in uno spazio limitato del boulevard turistico della città di Oaxaca e le uniformi scure che con le recinzioni metalliche impedivano l'accesso alla piazza pubblica di Santo Domingo, dove si sarebbe dovuto svolgere originariamente il festival. Questo scenario è un riflesso di quello che è stata l'amministrazione di Ulises Ruiz Ortiz, che continua ad occupare illegittimamente l'incarico di governatore grazie all'appoggio di Felipe Calderón, anch'egli illegittimo: la violazione dei diritti umani individuali e collettivi, sanciti nella Costituzione del nostro paese, ma che i tiranni non rispettano perché in contrasto con gli interessi dei loro padroni capitalisti.

Nonostante le intimidazioni e le persecuzioni della polizia, il popolo oaxaqueño continua a gridare in molte forme la sua indignazione davanti all'ingiustizia e alla repressione, ora arrivata anche ai bambin@, e la sua richiesta che Ulises Ruiz Ortiz se ne vada da Oaxaca, insieme alle forze federali, che, sebbene non si trovino più nelle piazze pubbliche, rimangono acquartierate nel nostro stato e mantengono posti di blocco in diversi punti della rete stradale. Nella giornata di ieri, questo grido di indignazione è stato manifestato dall'immensa quantità di giocattoli donati, tanto che la distribuzione è durata circa 7 ore, con una costante affluenza di bambin@.

I bambin@ non solo sono stati i destinatari delle attività svolte ma anche i protagonisti: hanno aperto la marcia con cui si è dato inizio al festival e hanno partecipato al programma culturale con canzoni, poesie, giocando con pagliacci, contastorie e gruppi musicali, rompendo pignatte ed esprimendosi con pennelli e pittura.

La forza delle donne, dei bambin@ e del popolo degno di Oaxaca è tornata a sfidare la tirannia.
Ulises Ruiz Ortiz e i suoi poliziotti non sono riusciti ad impedire la festa.

FUORI DA OAXACA ULISES RUIZ ORTIZ!
STOP ALLA REPRESSIONE E ALLA VIOLAZIONE SISTEMATICA DEI DIRITTI UMANI E
DELLE GARANZIE COSTITUZIONALI A OAXACA!
LIBERTÀ IMMEDIATA E INCONDIZIONATA DI TUTT@ I/LE PRIGIONIR@ POLITIC@!
APPARIZIONE IN VITA DEI DESAPARECID@S!
PER I NOSTRI MORTI, PRIGIONIERI, DESAPARECID@S E PERSEGUIT@ POLITIC@
NEMMENO UN PASSO INDIETRO!

Per la Difesa dei Diritti del Popolo, Costruendo il Potere Popolare!
Tutto il potere al popolo!

COMITE DE DEFENSA DE LOS DERECHOS DEL PUEBLO
ASAMBLEA POPULAR DE LOS PUEBLOS DE OAXACA

(tradotto da radio silvanetti - rovato)

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