6 gennaio 2007
IN MEZZO A UN FORTE DISPOSITIVO POLIZIESCO LA APPO
REALIZZA CON SUCCESSO IL FESTIVAL DELL' "EPIFANIA"

In mezzo a centinaia di poliziotti, l'Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca (APPO) ha consegnato oggi nella Plazuela del Carmen Alto centinaia di giocattoli ai figli e alle figlie dei prigionieri "politici e di coscienza", degli assassinati e desaparecidos e dei simpatizzanti dei quartieri popolari.

Il Festival Popolare dell' "Epifania" era stato programmato inizialmente nell'atrio della chiesa di Santo Domingo de Gúzman -dove la coalizione delle organizzazioni tenne il suo ultimo presidio nel novembre dell'anno scorso-, ma la Polizia Municipale di Oaxaca de Júarez ha chiuso ogni accesso a quello spazio e cos¡ ha dovuto cambiare sede.

Dalla mattina presto, gli agenti del corpo di polizia, guidati dal coordinatore generale della Sicurezza Pubblica, della Viabilità e Transito Municipale, Aristeo López Mártinez, si sono appostati agli ingressi della chiesa domenicana bloccando l'accesso ai membri della APPO e ad ogni altra persona, nonostante questi avessero il permesso esplicito del sacerdote della chiesa di Santo Domingo de Gúzman e un ordine di protezione della giustizia federale.

Nel frattempo, elementi della Polizia Preventiva e Ausiliaria, Bancaria, Industriale e Commerciale, chiudevano gli imbocchi al zócalo con palizzate e recinzioni metalliche.

Nonostante ciò, l'evento anche chiamato "APPO giocherellone" ha sorpassato le aspettative degli organizzatori, superando in affluenza la festa convocata dal governo statale nel Parco Juárez "El Llano", in quanto centinaia di bambini e di bambine si sono presentati a prendere i loro giocattoli, oltre a giocare alle pentolaccia e a assaggiare una fetta della tradizionale torta Rosca de Reyes.

Patricia Jiménez Alvarado, membro della direzione collettiva della Coordinadora de Mujeres Oaxaqueña (COMO) "Primero Agosto" ha dichiarato alla stampa che la donazione di giocattoli realizzata dal popolo ha oltrepassato ogni prospettiva. "Con ciò", ha sottolineato "è dimostrato che il popolo sta con la APPO, che il popolo è la APPO".

Prima di cominciare il Festival Popolare dell' "Epifania", la APPO ha realizzato una marcia, partita in prossimità della Plaza de la Danza fino alla Plazuela del Carmen Alto, per chiedere che Ulises Ruiz Ortiz se ne vada, per protestare contro la repressione del movimento popolare e degli insegnanti, e per esigere la liberazione degli arrestati. "È già caduto, è già caduto, Ulises, è già caduto","Prigionieri politici: libertà ", "Spalla a spalla, gomito a gomito, la APPO, la APPO, la APPO siamo tutti", tra gli slogan.

In testa hanno sfilato i bambini con dei palloncini bianchi, degli striscioni e dei cartelli. "Voglio vedere fiori e giocattoli, e non poliziotti armati nel zócalo di Oaxaca", diceva uno di essi.

All'apertura del festival, la bambina zapoteca Yesenia Hernández Ramí¬rez, agghindata con un huipil e un berretto nero con una stella rossa in mezzo, prendendo il microfono ha cantato "La Maldición de la Malinche". Inoltre, in un intervento applaudito, ha reclamato la destituzione di Ruiz Ortiz e la liberazione dei "prigionieri politici e di coscienza". Invece, il figlio del "prigioniero politico e di pensiero" Manuel Ventura Santiago, detenuto nel carcere femminile di Tlacolula de Matamoros, ora conosciuto come Centro di Reinserimento Sociale numero 1, ha chiesto ai Re Magi la liberazione di suo papà e ha invitato il popolo a continuare a "lottare combattivamente" per la libertà di tutti i detenuti.

I bambini, oltre ai regali, tra biciclette, skateboards, pattini, palloni, carrozzine, bambole, giochi da cucina e altri, hanno anche partecipato ad uno spettacolo di cantanti e pagliacci e a laboratori di pittura dove sono stati consegnati dei premi per i primi posti.

La APPO ha offerto anche regali ai poliziotti che si trovavano dietro la recinzione installata davanti all'Istituto di Arti Grafiche di Oaxaca (IAGO). "Dai, anche voi siete del popolo, siete fottuti come noi", ha detto una signora a una poliziotta dell'operativo. L'agente si è commossa per l'offerta e quasi non si metteva piangere.

Cástulo López, altro portavoce della coalizione di organizzazioni, ha dichiarato che l'operativo di polizia "è una dimostrazione che il conflitto non è ancora finito". E ha sottolineato che la presenza dei poliziotti ha costituito un attentato all'infanzia oaxaqueña, che "dopo mesi di violenza e uccisioni, si merita un momento di allegria".

Il coordinatore di Sicurezza Pubblica, Viabilità e Transito Municipale Aristeo López Mártinez, si ha giustificato che l'operativo è stato realizzato "per offrire sicurezza al turismo" e perché la APPO non aveva il permesso "di realizzare un evento in luogo pubblico"

"L'atrio della chiesa è pubblico e non avevano autorizzazione", ha segnalato.

Da parte sua, Gilberto Hernández Santiago, membro dell'equipe legale della APPO, ha informato che la coalizione delle organizzazioni inoltrerà una denuncia penale al Ministero Pubblico Federale contro il governatore Ruiz Ortiz che ordinando l'operativo di polizia ha violato Legge Federale di Protezione. Infatti, ha sottolineato, il Primo Giudice del Distretto di Stato ha conferito la protezione della giustizia federale alla APPO affinché i suoi membri potessero transitare liberamente nell'atrio della chiesa domenicana per svolgere l'evento.

(tradotto da radio silvanetti - rovato)

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