La Jornada – 5 maggio 2007
Esigono la liberazione di prigionieri politici nello stato del Messico
Atenco, un anno di vergogna, denuncia l'EZLN
GERARDO FLORES - CORRISPONDENTE

Zacatecas, Zac, 4 maggio - Un centinaio di simpatizzanti dell'altra campagna, con alla testata il tenente colonnello Moisés e la comandante Esther, dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN), hanno manifestato per le principali strade di questa città per esigere la liberazione dei comuneros di San Salvador Atenco, imprigionati un anno fa.

"È una vergogna che abbiamo un governo senza cervello che non sa che cos'è l'umanità ed un anno dopo le nostre compagne sono ancora in prigione; esigiamo la loro libertà immediata" - ha detto la comandante Esther mentre si risuonava lo slogan "prigionieri politici - libertà".

Il tenente colonnello Moisés ha denunciato il modo di governare del presidente Felipe Calderón, che - ha detto - si dedica a spiare e perseguitare i membri della Commissione Sesta dell'altra campagna durante il loro percorso per il territorio messicano.

Il dirigente zapatista ha preso le distanze da quel settore del governo che li mette insieme alla delinquenza organizzata, e ha definito "pretesti ridicoli" quelle accuse.

"È pubblico ed accertato che l'EZLN non ha niente a che vedere col crimine organizzato, né dentro né fuori dalle sfere governative; è un pretesto ridicolo che serve per aggredire i nostri compagni" - ha dichiarato ribadendo che la sua organizzazione non promuove la lotta armata nei vari stati.

Nonostante ciò, l'esercito insorto è pronto ad alzarsi in armi nel caso che il governo federale decida di ricominciare una guerra nel sudest messicano.

"Se il governo federale decide di chiudere la via civile ed opta per la ripresa della guerra nel sudest messicano, farebbe bene a dirlo che siamo pronti sia per l'una che l'altra opzione" - ha sottolineato Moisés.

A sua volta, la comandante Esther ha ricordato gli abusi e le vessazioni subiti dai comuneros di San Salvador Atenco: "Bambini, bambine e donne sono state picchiate ed attaccate sessualmente".

Ha sottolineato che l'abuso poliziesco commesso un anno fa in Atenco aveva la finalità di sgomberare i venditori locali perché il governo dello stato del Messico potesse installare un mercato dipartimentale.

Al termine della marcia, gli zapatisti hanno collocato dei fiori su due fantocci appoggiati sul selciato che rappresentavano le persone morte a causa delle incursioni della polizia.

(a cura del Comitato Chiapas di Torino)

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