La Jornada – Venerdì 4 maggio 2007
Alla manifestazione guidata dal FPDT ha partecipato il subcomandante Marcos
In migliaia sfilano in corteo per chiedere la punizione dei colpevoli della repressione ad Atenco
EMIR OLIVARES ALONSO

Con la richiesta di punire i responsabili delle violazioni dei diritti umani "commesse dallo Stato messicano" contro gli abitanti di San Salvador Atenco e Texcoco un anno fa, la libertà "incondizionata ed immediata" delle 29 persone ancora detenute dopo gli operativi in questi municipi ed il ritiro dei mandati di cattura contro i leader del Fronte dei Popoli in Difesa della Terra (FPDT), membri di questo movimento ed aderenti all'altra campagna hanno sfilato dall'Angel de la Independencia alla Segreteria di Governo.

Guidati dal FPDT e dalla Commissione Sesta dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN), tra cui il subcomandante Marcos, circa 3 mila persone - secondo gli organizzatori - hanno partecipato alla mobilitazione ad un anno dalla violenta irruzione della Polizia Federale Preventiva (PFP) e dell'Agenzia Statale di Sicurezza a San Salvador Atenco.

"Oggi non chiediamo un minuto di silenzio, ma tutta una vita di lotta", è stato uno degli slogan delle centinaia di atenquensi che, come cinque anni fa - quando lottavano contro la costruzione dell'aeroporto alternativo a quello di Città del Messico nel loro villaggio - sono tornati a far risuonare i loro machete sul selciato capitalino.

Sebbene centinaia di simpatizzanti del cosiddetto delegato Zero aspettassero di ascoltare il suo messaggio, il subcomandante Marcos non ha parlato in quanto le basi di appoggio zapatiste hanno inviato quali portavoce della loro parola i comandanti Hortensia e Amoos.

Durante il corteo verso la sede di Governo, centinaia di persone hanno sfilato a fianco dei principali gruppi: studenti dell'Università Nazionale Autonoma del Messico, dell'Istituto Politecnico Nazionale, dell'Università Autonoma Metropolitana, dell'Istituto Nazionale di Antropologia e Storia, membri del Fronte Popolare Francisco Villa Indipendente, lavoratrici del sesso, collettivi di artisti ed abitanti del quartiere di Tepito si sono uniti alla mobilitazione che a detta delle autorità di pubblica sicurezza era composta da 1.200 persone.

La "rabbia" e "l'indignazione" dei presenti per le violenze sessuali, omicidi e torture perpetrati dalla forza pubblica un anno fa ad Atenco, ha stimolato la creatività soprattutto dei giovani, che hanno rappresentato un blindato guidato da enormi raffigurazioni del governatore dello stato del Messico, Enrique Peña Nieto, dell'arcivescovo primate del Messico, Norberto Rivera Carrera, e dell'attuale procuratore della Repubblica, Eduardo Medina Mora. Il veicolo era scortato da rappresentazioni di militari ed agenti della Polizia Federale Preventiva (PFP), tutti su trampoli, che interrogavano i passanti.

Tutti comandati da un uomo di bassa statura, vestito con un abito grigio e biancoazzurro che rappresentava il presidente Felipe Calderón che dava l'ordine di "attaccare" determinate persone. Chi rappresentava i poliziotti portava cartelli con le scritte: "sono un violentatore", "io non penso, ricevo solo ordini".

Durante il meeting realizzato nei pressi della Segreteria di Governo, che era protetta da 400 poliziotti della capitale e 200 della PFP - i rappresentanti delle basi di appoggio zapatiste hanno dichiarato di essere stati inviati dai caracoles per ricordare che è trascorso un anno dalla "repressione orchestrata dai potenti di questo paese", come ha affermato il comandante Amoos, ribadendo che quello è un giorno che non si deve dimenticare. A nome delle basi di appoggio, ha condannato la "selvaggia aggressione delle forze repressive" contro il popolo di Atenco.

Ha detto che la commissione sesta ed i governi autonomi del Chiapas saranno accanto a qualsiasi ingiustizia presente nel paese, perché "non si possono più permettere altri imprigionati, torturati, oltraggiati né massacrati per il semplice fatto di lottare per democrazia, libertà e giustizia".

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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