La Jornada - 3 settembre 2007
Limitano le visite a Flavio Sosa dopo un'intervista con La Jornada
Octavio Vélez Ascencio - Corrispondente

Oaxaca, oax., 2 settembre - In rappresaglia per un'intervista con La Jornada, la Segreteria di Protezione Cittadina (Seproci) ha ristretto le visite a Flavio Sosa Villavicencio, consigliere dell'Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca (APPO), detenuto nel penitenziario regionale di San Juan Bautista Cuicatlán.

"È un atto chiaramente arbitrario" - afferma il suo avvocato difensore, Gilberto López Jiménez, membro dell'Unione Nazionale di Giuristi (UNJ). Spiega che la direzione della prigione, per ordine della Seproci, istituzione che dirige le prigioni nell'entità, non ha permesso a Sosa Villavicencio di fare né di ricevere nessuna telefonata lunedì e martedì scorso, per le dichiarazioni fatte.

Inoltre non ha autorizzato l'ingresso ad amici vicini del consigliere statale ed a intellettuali, così come ad una commissione di membri dell'APPO, del Coordinamento di Donne Oaxaqueñe Primero de Agosto e del Comitato di Liberazione 25 de Noviembre, creato dal pittore Francisco Toledo per favorire la scarcerazione dei simpatizzante del movimento magistrale e popolare.

"Sono andate molte persone per tentare di vederlo e salutarlo, ma non le hanno lasciate passare". Sembra pure che la direzione della prigione abbia limitato il tempo delle visite ai parenti stretti. Nell'intervista concessa il 26 agosto, il consigliere dell'APPO aveva sostenuto che lo Stato messicano sta chiudendo pericolosamente le vie pacifiche al popolo che reclama una risposta alle sue rivendicazioni sociali, scommettendo solo sulla repressione.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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