El Universal - domenica 3 giugno 2007
Barbara tocca le coste del Chiapas
María de Jesús Peters, Óscar Gutiérrez e Fredy Martín

TAPACHULA, Chis - Con venti fino a 110 chilometri all'ora, la tormenta tropicale Barbara ha colpito alle sei di mattina di sabato i municipi di Tapachula, Mazatán, Huehuetán, Suchiate ed Acapetahua, ed in appena quattro ore le forti raffiche hanno spianato centinaia di umili case. Circa 1.500 persone sono state ospitate in oltre 100 rifugi, ma per ora non ci sono notizie di vittime.

Toccando terra, la tormenta ha danneggiato il 90% delle coltivazioni di banana, ha abbattuto un gran numero di alberi e di pali di luce e telefono, lasciando senza luce gran parte delle zone del Soconusco, della Costa e della catena montuosa del Chiapas.

Anche se iniziava a diminuire di intensità, il ciclone ha continuato a viaggiare nell'entroterra e, secondo le autorità statali e del Sistema Nazionale di Protezione Civile, provocherà forti piogge, in previsione delle quali sono state evacuate dalla zona a rischio più di 1.500 persone.

All'apertura dei negozi è cominciata la corsa all'accaparramento dei beni alimentari: latte, acqua, farina per tortillas, pile, pane. Ai distributori si sono formate lunghe code di auto.

A mezzogiorno, il temporale è arrivato al municipio di Motozintla, ubicato nel "cuore" della Sierra Madre del Chiapas che era stata la zona più danneggiate al passaggio dell'uragano Stan nell'ottobre del 2005.

Il sottosegretario di Protezione Civile, Luis Manuel García Moreno, ha dichiarato che il governo dello stato ha attivato l'allerta "arancione" in 17 municipi, per cui si è dato inizio allo sfollamento della popolazione verso zone sicure, in particolare per coloro che vivono vicino al mare, ai fiumi, ecc.

Ha aggiunto che l'Esercito messicano sta agendo in base al piano DNE-IIIE, per cui ha dato inizio ai lavori di aiuto alla popolazione, mentre le brigate di Salute hanno dispiegato un operativo epidemiologico nelle zone a maggiore impatto.

In Tapachula, la Protezione Civile municipale ha riportato che ci sono 233 persone nel rifugio del Centro di Convivenza, delle comunità marine La Cigüeña, Conquista Campesina e Barra Cahoacán.

In Città Hidalgo, confinante con la Guatemala, il sindaco, Oscar Salinas Morga, ha dichiarato che sono stati danneggiati centinaia di ettari di coltivazione di banana: le piante sono state abbattute dalla forza del vento.

Decine di abitanti del capoluogo municipale e dei villaggi Brisas del Mar e Benito Juárez, sono stati evacuati e trasferiti in rifugi del municipio di Frontera Hidalgo.

Rimbombano le case

Tutto è iniziato poco prima dell'alba, quando si sono cominciati a sentire gli effetti del ciclone e la forza del vento si è man mano intensificata fino a che un forte rombo fra le otto e le dieci del mattino risuonava nelle case.

Le pareti ed i soffitti delle case di mattoni oscillavano e in un attimo per le strade vuote hanno iniziato a volare lamine, rami ed alberi strappati dalla radice.

Nelle zone più povere del settore meridionale e nordoriente della città, le case hanno perso i tetti di lamina e di palma e tutti gli utensili domestici, i vestiti ed i mobili sono stati investiti dalla pioggia. Gli animali da cortile (maiali, capre, galline, cani e gatti) sono spariti.

Alcune donne cercavano di trattenere le lamine per impedire che il vento le strappasse via, ma volavano via come se fossero fatte di carta. Non c'è stato tempo per salvare niente, la pioggia bagnava tutto: vestiti, piatti, letti, lavatrici, frigoriferi, stufe, quadri, immagini, ecc.

Alla periferia di Tapachula ci sono molte case parzialmente danneggiate: la maggioranza non ha più il tetto. Le decine di alberi che cadevano fermavano di colpo la fuga di alcuni automobilisti. Il segnale dei telefoni fissi e dei cellulari si è bloccato, tutti volevano sapere come stavano i loro parenti ed amici.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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