La Jornada – Sabato 3 Marzo 2007
Circa 296 famiglie indigene colpite: Centro di Analisi Politiche
Documentati illeciti delle autorità agrarie per sottrarre poderi agli zapatisti
HERMANN BELLINGHAUSEN Inviato /II ed ULTIMA PARTE

San Cristobal de las Casas, Chis. 2 marzo - Dopo ripetute denunce della giunta di buon governo Corazón del Arcoiris de la Esperanza, del consiglio autonomo del municipio ribelle Olga Isabel, del Comando Generale dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) e di varie organizzazioni non governative del Chiapas, del fatto che l'Organizzazione per la Difesa dei Diritti Indigeni e Contadini (Opddic) è paramilitare e conta sul sostegno dell'Esercito e delle autorità agrarie, la Segreteria della Riforma Agraria (SRA) ha rivendicato legale il suo operato a favore del gruppo sopraccitato nell'ejido Muk'ulum Bachajón.

Al margine della componente politica nei conflitti fomentati da Opddic contro le basi di appoggio dell'EZLN in questa località, che la SRA omette nei recenti comunicati stampa, l'aspetto puramente agrario è aspramente criticato da uno dei critici più duri delle autorità agrarie su scala locale: il Centro di Analisi Politiche e Ricerche Sociali ed Economiche (CAPISE).

"Il furto e la sfacciataggine dimostrano che non solo hanno sottratto in maniera illegale, illegittima ed arbitraria 211 contadini creando Muk'ulum Bachajón, ma che inoltre la lista include 69 nomi che non sono mai esistiti nel primo pacchetto; non contenti, 16 contadini hanno aggiunto il loro nome, facendosi passare 'proprietari' di altri terreni, oltre a quelli che appartengono loro originalmente, incrementando l'abuso contro 296 famiglie indigene coinvolte", denuncia.

In sintesi, secondo quanto il CAPISE dice alla SRA, la Procura Agraria (PA) ha eseguito un nuovo censimento "cancellando 296 famiglie che, curiosamente, sono tutte basi zapatiste e membri del Coordinamento Nazionale dei Popoli Indios. Ogni persona o famiglia che non accetta di entrare nella Opddic diventa 'invasore'. La falsità e la parzialità della PA e del perito del tribunale unitario agrario del distretto tre, sono evidenti. Voi affermate che tra il 12 ed il 16 di febbraio si sono svolte le udienze di legge, senza la presenza dei querelati (basi zapatiste) nonostante essere stati 'opportunamente avvisati'".

In realtà le citazioni non sono mai state consegnate. Il perito assegnato al caso le ha gettate per strada, di fronte al capoluogo del municipio autonomo Olga Isabel. "Invitiamo la PA ed il tribunale agrario tre, a mostrare le firme o le impronte digitali di chi ha presumibilmente ricevuto le citazioni", sottolinea CAPISE che il 23 febbraio ha sostenuto un colloquio col perito a Tuxtla Gutiérrez. Quando è stato chiesto perché il perito responsabile di consegnare le citazioni non l'ha fatto, "all'inizio ha detto di averle consegnate alle mogli dei querelati, ma subito dopo ha detto che 'dovevamo capire che il suo lavoro non era facile perché doveva avere a che fare con zapatisti, che sono persone pericolose che gli facevano paura'". I paramilitari, invece, non gli sembrano pericolosi, ma cittadini assistiti dalle istituzioni.

Nella sua replica, il centro indipendente sottolinea che la Opddic ha preso il controllo di Muk'ulum Bachajón nell'agosto del 2005 e, come dice il comunicato della SRA, le terre sono state "debitamente regolarizzate e certificate" nel dicembre dal Procede. "La parzialità e l'articolazione delle istituzioni federali agrarie e della Opddic presentano un chiaro processo di usurpazione di terre a detrimento delle basi di appoggio zapatiste", dichiara il CAPISE.

Agli inizi di febbraio, il Comitato Clandestino Rivoluzionario dell'EZLN aveva manifestato: "I governi federale, statale e municipali stanno preparando nuovi gruppi paramilitari, travestiti da 'organizzazioni indigene'. Questo è il caso della cosiddetta Opddic, guidata dal signor Pedro Chulín, priista e noto promotore di gruppi paramilitari, finanziati dalle autorità ed addestrati ed equipaggiati dall'Esercito".

L'EZLN affermava che Chulín "e membri della sua banda" (che definisce "organizzazione criminale") hanno dichiarato di possedere le armi e l'autorizzazione del governo per provocare scontri con le basi di appoggio zapatiste, per mostrare l'immagine di scontri tra indigeni e "giustificare un intervento massiccio delle forze federali".

La conclamata osservanza della legalità della SRA e della PA ignora che in date recenti la direzione della Opddic ha inviato corrispondenza, firmata dai suoi dirigenti, che minaccia famiglie intere di essere sgomberate o attaccate, come denunciato dal comando zapatista.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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