La Jornada – 1° aprile 2006
Conflitti tra zapatisti e priísti per la terra
ELIO HENRIQUEZ - CORRISPONDENTE

San Cristóbal de las Casas, Chis, 31 marzo - Il conflitto per la disputa di terre tra indigeni basi di appoggio zapatisti e membri della priísta Organizzazione per la Difesa dei Diritti Indigeni e Contadini (Opddic) del villaggio Rafael Moreno, municipio di Ocosingo, si è aggravato dopo che, questa settimana, sembra che i primi abbiano bruciato la casa di uno dei loro avversari, e minacciato di sgombero 24 famiglie.

In una lettera inviata a José Luis Soberanes, titolare della Commissione Nazionale dei Diritti umani, affinché intervenga, i membri dell'Opddic dichiarano che il 26 marzo le basi di appoggio zapatiste "hanno bruciato la casa di Mariano Jiménez Morales, mentre sua moglie era uscita a comprare sapone e lui stava lavorando in Comitán".

Gli indigeni che assicurano di aver appartenuto all'EZLN fino a "alcuni mesi fa" quando sono stati "cancellati come membri attivi" (perché: portavano i loro figli ad una scuola ufficiale, ricevevano progetti, avevano pratiche in corso con istanze di governo per legalizzare il villaggio e militavano in un'altra organizzazione), aggiungono che a causa di quanto successo Jiménez Morales, sua moglie ed i sei figli hanno abbandonato la comunità per rifugiarsi nel capoluogo di Ocosingo.

"La situazione è diventata molto difficile perché ci sono minacce che ci sgomberino con la forza" - affermano gli indigeni, che spiegano che nel 1996 (quando erano zapatisti) 30 famiglie si impossessarono delle proprietà La Legua e Florida - dall'estensione di 170 ettari - e fondarono il nuovo villaggio che si chiama Rafael Moreno, in onore ad uno zapatista morto nella battaglia di Ocosingo nel gennaio 1994.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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