L'APPO installa un accampamento di fronte al carcere di Oaxaca
La Jornada On Line - 01/01/2007 - ore 14:36

Oaxaca, Oax. - Circa 30 persone, tutti parenti dei carcerati simpatizzanti dell'Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca (APPO), hanno installato questo lunedì mattina un accampamento a tempo indefinito di fronte al penitenziario di Miahuatlán, per esigono la loro libertà.

Erano le 8 e mezza quando un primo gruppo di parenti si è appostato vicino all'ingresso del carcere, che è a quasi due ore dalla capitale dello stato, per chiedere l'immediata liberazione dei carcerati che si trovano lì: 19 secondo le informazioni dell'APPO.

"Nelle conversazioni con il Governo ci era stato detto che prima della fine dell'anno, sarebbero usciti liberi tutti i prigionieri politici per instaurare le condizioni minime per un dialogo a partire dall'8 gennaio", ha dichiarato Cástulo López Pacheco, portavoce dell'APPO.

Però il tempo è passato e ci sono ancora persone simpatizzanti dell'Assemblea recluse nelle prigioni di Miahuatlán e Tlacolula, per questo i parenti rimarranno in modo pacifico ed a tempo indefinito in presidio fino alla scarcerazione di tutti.

López Pacheco ha annunciato che oltre a questo presidio, un altro gruppo di parenti si stabilirà davanti al penitenziario di Tlacolula, a 40 minuti della capitale, probabilmente già alle 14 di questo lunedì.

Da ieri sera, gli stessi gruppi si erano dati appuntamento di fronte ad entrambe le prigioni per la festa di fine di anno, senza che si siano verificati incidenti tra di loro ed i corpi di sicurezza delle carceri.

Oltre ad una piccola cena, ci sono stati slogan e canzoni della loro lotta come "No estamos todos, nos faltan los presos" e "Venceremos", dopo le quali se ne sono andati per ritornare a presidiare questo lunedì.

Per ora sono state liberate 102 persone simpatizzanti dell'Assemblea Popolare delle 171 arrestate dalle forze dell'ordine federale il 25 novembre.

L'ultimo gruppo di 18, fra i quali c'era una maestra di educazione bilingue, è stato liberato su cauzione alla vigilia della fine dell'anno e secondo un annuncio del "Comitato di Liberazione 25 Novembre" ci si aspettava che nelle ore seguenti il resto dei reclusi potesse essere messo in libertà, ma non è stato così.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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