La Jornada - Giovedì 31 agosto 2006
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ALLE VITTIME DI STAN IN CHIAPAS TOGLIERANNO LE CASE SE NON LE OCCUPERANNO
Gli immobili mancano dei servizi base, sostengono i beneficiari - Denunceranno i funzionari per violazione di domicilio, abuso e furto
ANGELES MARISCAL E RODOLFO VILLALBA - Corrispondenti

L'Istituto delle Case (INVI) del Chiapas ha minacciato i disastrati dal ciclone Stan a Tapachula di togliere le abitazioni assegnate loro se non le occuperanno immediatamente. Le vittime assicurano che gli immobili non sono agibili perché non hanno servizi base come acqua ed elettricità.

Attualmente è in corso un'audizione all'INVI per la presunta gestione irregolare di più di 1.400 milioni di pesos destinati alla costruzione di case per i colpiti dal maltempo.

Il coordinatore regionale dell'istituto a Tapachula, Hermilo Bedrán Durante, ha informato in un comunicato: "Le famiglie che hanno ricevuto le case dovranno occuparle al più tardi il 15 settembre; altrimenti, saranno riassegnate".

In una riunione tra autorità e disastrati, il funzionario ha aggiunto che sono stati scoperti circa 75 immobili non abitati ai cui proprietari si chiederà di occuparli "immediatamente".

In risposta, un gruppo di vittime ha manifestato martedì davanti all'INVI a Tapachula. Ismaele de Jesús Balbuena Ruiz, rappresentante della colonia Primero de Mayo, ha spiegato che il 18 luglio hanno consegnato "alcune" abitazioni, ma non tutte avevano i servizi base, perciò molti dei disastrati hanno portato solo pochi mobili.

Balbuena Ruiz ha denunciato che, al fine di obbligare i disastrati a trasferirsi nelle case, i funzionari dell'INVI lunedì scorso si sono introdotti in almeno 16 case dove c'erano dei mobili ed hanno cambiato le serrature.

"Questo è abuso di potere, violazione di domicilio e furto. Le case ci sono già state consegnate; tuttavia, non possiamo occuparle fino a che non saranno completamente abitabili", ha detto Balbuena Ruiz che ha annunciato che denunceranno penalmente i funzionari.

Il delegato del governo statale a Tapachula, Ranulfo Navarro Mazariegos, ha annunciato che questa settimana inizierà un'ispezione nelle località dove sono state assegnate più di 800 abitazioni, su un totale di 2.787 che devono essere costruite.

Dal 21 agosto la Segreteria della Funzione Pubblica (SPF) ed un gruppo di 10 revisori dei conti pubblici federali, revisori dei conti interni della Segreteria di Sviluppo Sociale (Sedeso), del Fondo Nazionale delle Case Popolari (Fonhapo) e della Commissione per lo Sviluppo dei Popoli Indigeni (CDI), accompagnati da rappresentanti dell'Organo di Controllo Generale dello Stato, indagano sulla destinazione di 1.400 milioni di pesos destinati alla ricostruzione.

Tutti i programmi da controllare si riferiscono alla costruzione di abitazioni: tra questi c'è il Programma Emergente per la Ricostruzione 2005-2006. Le risorse federali sono state gestite in Chiapas dall'INVI, dalla Segreteria di Sviluppo Sociale dello stato e dall'Istituto di Miglioramento Integrale dei Villaggi.

Rapporti della Sedeso segnalano che si controlleranno le risorse destinate a 41.135 persone colpite da Stan, per riparazioni o ricostruzione totale delle abitazioni.

Si prevede che questa prima revisione dei conti occuperà un mese e mezzo ed in base ai risultati che si otterranno potrebbero estendersi ad altri programmi governativi di aiuto ai disastrati, come Hábitat ed Enseres Domésticos.

(a cura del Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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