Città del Messico, mercoledì 31 maggio 2006
BOLLETTINO STAMPA N. 3 DELLA COMMISSIONE CIVILE INTERNAZIONALE DI OSSERVAZIONE DEI DIRITTI UMANI IN MESSICO

Secondo giorno di lavoro ieri per la Commissione Civile Internazionale di Osservazione per i Diritti Umani in Messico con sede presso l’Università Autonoma di Città del Messico. Le attività sono cominciate alle 7 e 30. Un gruppo numeroso si è poi recato presso Texcoco e San Salvador Atenco.

Sono stati ricevuti da un gruppo di persone colpite dai fatti successi i giorni 3 e 4 maggio, alcune delle quali appartenenti al “Frente de los Pueblos en Defensa de la Tierra”. Dopo uno scambio di presentazioni la commissione si è divisa in tre gruppi per poter svolgere meglio il lavoro sul campo. Due gruppi sono stati accompagnati dagli abitanti del paese in un percorso tra Texcoco ed Atenco, mentre un terzo gruppo si è sistemato in un ufficio della Casa Ejidal per raccogliere testimonianze e denunce.

Data la quantità dei testimoni ricevuti si è deciso di comune accordo di realizzare un’altra visita della commissione per oggi.

È stata molto forte la volontà degli abitanti di raccontare ciò che è successo, nonostante il clima di paura che si percepisce nell’aria. Siamo entrati nelle case per vedere lo stato in cui si trovano, abbiamo osservato i segni sui corpi delle persone picchiate.

Secondo i testimoni, molte delle persone colpite vivono ancora oggi in una situazione di “terrore”, molti ancora non sono tornati a vivere nelle loro case per paura che si verifichi un altro attacco. Ci sono mandati di cattura in sospeso, per questo molte persone si nascondono per paura di essere arrestate.

Alcune di loro hanno espresso attraverso i familiari il desiderio di essere ascoltate per poter dare testimonianza alla commissione e allo stesso tempo l’impossibilità di farlo per paura di essere arrestate se qualche membro della commissione si avvicina alle loro case. Ci hanno parlato di circa 100 persone in condizione di “clandestinità”.

Da una prima analisi, le conseguenze in termini di frattura della comunità sono evidenti, molte persone presentano traumi psicologici gravi, alcune si chiedono perché è toccato a loro, molti altri parlano di “vendetta” per la loro storia di resistenza.

Questa mattina è stata consegnata a mano, nel carcere di Santiaguito, una petizione per chiedere che una delegazione della Commissione possa visitare i detenuti e le detenute. Ieri è stata consegnata la stessa petizione al carcere della Palma.

Si sono inoltre realizzate interviste ad avvocati e avvocate, a prigionieri ora scarcerati e a familiari durante tutto il giorno.

Oggi si è diretta ad Atenco una delegazione della Commissione per realizzare la seconda visita, e un altro gruppo si è trasferito al presidio permanente di fronte al carcere di Santiaguito per intervistare i familiari dei prigionieri e delle prigioniere.

Comisión Civil Internacional de Observación por los Derechos Humanos en México
Fray Servando Teresa de Mier 92, secondo piano (presso l’Universidad Autónoma di Città del Messico)
29 maggio – 4 giugno (dalle 9 alle 21)
Telefono (0052) 55785563 - Cellulare (0052) 044 55 32758122 - E-mail: cciodh@pangea.org - Pagina web www.cciodh.pangea.org

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