Marcos: l'EZLN e l'altra campagna esprimono il loro "appoggio totale" all'APPO
Hermann Bellinghausen - inviato
La Jornada On Line - 30/10/2006 14:39

Chihuahua, Chih. - Nel suo primo atto pubblico in questa città, il subcomandante Marcos ha manifestato l'appoggio totale dell'EZLN e dell'altra campagna al popolo di Oaxaca ed al "suo più degno rappresentante, l'Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca (APPO)".

In un comunicato, il Comando Generale dell'EZLN ha chiesto le dimissioni di Ulises Ruiz, il ritiro immediato delle forze federali di occupazione, la libertà immediata ed incondizionata di tutti i detenuti, la cancellazione di tutti mandati di cattura e la punizione degli assassini.

Nella Parco della Rivoluzione di Chihuahua, Marcos ha denunciato: "Fino ad oggi i federali hanno assassinato almeno tre persone, tra cui un bambino, ferendo decine di persone, tra le quali varie donne oaxaqueñe, e sono decine i detenuti che sono stati trasportati illegalmente in prigioni militari.

A tutto questo si sommano i morti, i detenuti e gli scomparsi dall'inizio della mobilitazione che chiede che Ulises Ruiz se ne vada".

Marcos ha annunciato il blocco di strade in Chiapas e ha invitato l'altra campagna e le organizzazioni fraterne a realizzare blocchi anche alla frontiera internazionale con gli Stati Uniti in appoggio al movimento popolare di Oaxaca.

L'attacco federale, ha detto, "non ha altro obiettivo" che mantenere il governatore al potere e distruggere l'organizzazione popolare di quelli in basso. "Il popolo di Oaxaca resiste. Nessuna persona onesta può restare in silenzio ed immobile mentre tutto un popolo a maggioranza indigeno è assassinato, picchiato ed incarcerato".

L'EZLN ha invitato "durante tutto il giorno del 1° novembre 2006 a bloccare le strade che attraversano i territori dove l'EZLN è presente nel sudorientale stato del Chiapas".

Anche attraverso la sua Commissione Sesta, "l'EZLN ha iniziato contatti e consultazioni con altre organizzazioni politiche e sociali, così come con gruppi collettivi e persone dell'altra campagna per dar vita a giornate di solidarietà con Oaxaca edinvitare in modo unito con tutto il Messico in basso a uno sciopero nazionale il 20 novembre 2006".

Inoltre l'EZLN "fa un appello all'altra campagna in Messico ed al nord del Río Bravo affinché questo 1° novembre ci si mobiliti dove sia possibile, chiudendo simbolicamente in modo totale, parziale o intermittente, ma simbolicamente reale, le strade, i caselli, le stazioni, gli aeroporti e qualsiasi mezzo di comunicazione".

"Il messaggio che noi zapatisti e zapatiste mandiamo e manderemo al popolo di Oaxaca è uno solo: non siete soli, non siete sole".

 

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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