La Jornada - Venerdì 30 giugno 2006
L'indifferenza del governo e l'isolamento scoraggiano la partecipazione
Disastrati del Chiapas: non potranno votare
ANGELES MARISCAL ED ELIO HENRIQUEZ - CORRISPONDENTI

Tuxtla Gutierrez, Chis, 28 giugno - L'isolamento provocato da piogge, slavine e frane rende impossibile la partecipazione alle elezioni degli abitanti della sierra del Chiapas il 2 luglio.

L'Istituto Federale Elettorale (IFE) prevede di installare almeno 41 seggi elettorali straordinari in questa regione devastata dall'uragano Stan nell'ottobre dell'anno scorso.

La Commissione dei Diritti Umani del Chiapas, uno dei 26 organismi che ricevono appoggio tecnico dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo per osservare le elezioni, ha informato che nelle comunità disastrate "sarà impossibile" che la gente arrivi alle urne.

In quella zona, considerata ad alta emarginazione dall'Istituto Nazionale di Statistica, Geografia ed Informatica (INEGI), Stan ha distrusso centinaia di strade e sentieri. In condizioni simili sono i municipi di montagna di Huixtla, Motozintla, Mazapa de Madero ed El Porvenir, che si ubicano nel distretto 11 e raggruppano circa 800 comunità con migliaia di elettori.

Rigoberto Galindo Velázquez, parroco di Siltepec, ha spiegato che non ci sono condizioni per votare perché molte zone continuano ad essere isolate per frane e perché almeno sei ponti crollati nove mesi fa non sono stati ancora riparati. Per trasportare le schede elettorali sarebbe necessario usare i cavalli o portarle a spalla, a piedi.

"Credo che in tutti i municipi devastati dall'uragano Stan esista scontento e poco interesse nelle elezioni a causa della mancata risposta da parte del governo alle necessità primarie della popolazione" - ha spiegato Galindo Velázquez.

Una relazione del Comitato Cittadino di Seguimento del Processo Elettorale resa nota oggi in Città del Messico dice che Stan "ha amplificato i problemi sociali ed è diventato più difficile l'accesso ai servizi di salute, educazione, alimentazione ed approvvigionamento. Inoltre, è evidente che gli aiuti alle zone disastrate sono stati distribuiti in modo fazioso dai governi dei diversi partiti".

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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