La Jornada - Martedì 26 settembre 2006
La presunta frode "è stata forgiata da Fox e Gordillo"
Marcos: il riconteggio dei voti confermerebbe il trionfo di López Obrador

San Cristóbal de las Casas, Chis, 24 settembre - Il leader della guerriglia zapatista messicana, il subcomandante Marcos, ha denunciato domenica che lo scrutinio dei voti dell'elezione presidenziale del 2 luglio, che è reclamato dalla sinistra, mostrerebbe che Andrés Manuel López Obrador ha vinto.

"Il nuovo conteggio rivelerebbe che il vincitore delle elezioni presidenziali di luglio era, ed è, Andrés Manuel López Obrador", ha affermato il leader guerrigliero, che da quando è riapparso in pubblico, nell'agosto dell'anno scorso, ha criticato reiteratamente l'ex-candidato della sinistra.

Dopo avere analizzato le elezioni, Marcos ha ribadito che "un nuovo conteggio dei voti rivelerebbe la frode in modo nitido e trasparente: in un buon numero di seggi, ciò che appare nei verbali non corrisponde ai voti che ci sono nelle urne".

Per il dirigente zapatista la presunta frode è stata ordita tra il presidente Vicente Fox e la leader del potente sindacato di maestri, con 1,3 milioni di soci, Elba Esther Gordillo, tesi che era già stata sostenuta dalla squadra di López Obrador.

Secondo Marcos, la Gordillo ha dato istruzioni a Fox su come manipolare il programma di risultati preliminari la notte delle elezioni e dopo ha ordinato ai suoi operatori, i maestri del suo sindacato distribuiti nei seggi di tutto il paese di modificare i verbali a favore di Felipe Calderón soprattutto in seggi strategici.

Questa operazione, che Marcos ha definito "una delle frodi più rozze e sporche nell'estesa vita della classe politica messicana", sarebbe stata possibile per l'assenza di rappresentanti della coalizione di sinistra in molti seggi.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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