La Jornada - lunedì 26 giugno 2006
Omaggio ad Alexis Benhumea in Coyoacán
EMIR OLIVARES ALONSO

L'ollin (movimento, in náhuatl) con cui ballerini, artisti, performance, danzanti, poeti ed attivisti sono stati "in dialogo" con Ollín Alexis Benhumea Hernández - che è morto il 7 giugno, dopo 34 giorni dall'impatto di un lacrimogeno in testa durante i fatti in San Salvador Atenco - ha chiesto giustizia ieri pomeriggio nel giardino Hidalgo di Coyoacán.

Vari collettivi e compagnie di danza si sono riuniti per una "danza-omaggio" al giovane universitario di 20 anni al quale piaceva l'arte del movimento.

L'obiettivo "è onorare Alexis e chiedere giustizia per i prigionieri, per quelli sotto processo e violentati fisicamente e nella loro dignità a causa degli avvenimenti in Atenco", ha dichiarato Edna Ochoa, del Collettivo Voz de Tierra, uno degli organizzatori dell'atto. "Noi non vogliamo rispondere con la violenza all'aggressione contro Alexis, ma invece con la nostra espressione, con l'arte, con l'amore e con la disciplina del lavoro. Con la nostra voglia che le cose cambino affinché non ci sia più violenza di nessun tipo".

"Dobbiamo ricordare che siamo vivi, perché essendolo possiamo agire", ha sentenziato Anadel Lynton, ricercatrice dell'Istituto Nazionale delle Belle Arti ed organizzatrice dell'evento. Ha aggiunto che la morte di Alexis è stata "terribile", soprattutto per il modo con cui è avvenuta.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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