La Jornada - lunedì 26 giugno 2006
L'Esercito Zapatista non convoca né prepara riunioni, chiarisce il colonello Moisés
Tocca agli aderenti alla Zezta decidere se vogliono l'incontro in Venezuela
HERMANN BELLINGHAUSEN

"Vedete che in Messico si avvicina luglio. Atenco continua a non avere soluzione ed Oaxaca pure", sottolinea il tenente colonnello Moisés, a nome della Commissione Intergalattica dell'EZLN, in un messaggio agli aderenti della Zezta Internazionale, divulgato sabato, dopo l'annuncio fatto in Venezuela che si programmava un incontro continentale americano da realizzarsi nella terza settimana di luglio.

"Tutti valiamo in questo mondo, a patto che lottiamo per un mondo nuovo. Perché se non lottiamo, sprofonderemo nella miseria. Non lottare è non farci valere e non aver coraggio", scrive in un'altra lettera diretta a Izquierda Unida di quel paese sudamericano.

Il tenente colonnello zapatista si dirige ai membri della Zezta Internazionale "per ricordarvi come vediamo noi la faccenda delle riunioni e degli incontri previ all'Incontro Intercontinentale che stiamo preparando". In primo luogo - dice - "gli incontri e le riunioni preparatorie per l'Incontro Intercontinentale, proposto nella Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona, sono convocati ed organizzati nella loro totalità dagli aderenti alla Zezta Internazionale".

In secondo luogo - aggiunge - "l'EZLN non convoca né partecipa alla preparazione ed all'organizzazione di questi incontri, solo ascolta, riceve e sistematizza le proposte e le conclusioni degli incontri che si realizzano nel mondo, previ all'Incontro Intercontinentale". L'obiettivo, sottolinea, è che questo "sia il prodotto della reale partecipazione degli/le aderenti in tutto il mondo". E, terzo, ancora, "l'Incontro Intercontinentale non ha data né un posto per ora. Arriverà il giorno della sua realizzazione, ma questo sarà deciso tra tutti gli aderenti".

Così, per "chiarire ed informare sull'incontro continentale che compagni aderenti propongono realizzare in Venezuela", Moisés esprime: "Pensiamo, crediamo e vogliamo che tutti i preparativi che si fanno per la realizzazione di incontri e riunioni siano realmente consultati, discussi ed analizzati tra tutti i compagni, affinché non sorgano dubbi su come sta una cosa o l'altra. Quando tutta l'informazione è a conoscenza di tutti, da lì uscirà una decisione in comune per la realizzazione o no degli incontri".

E segnala: "Compagni, compagne, continuiamo ad imparare a prenderci davvero in considerazione ed a rispettarci. Impariamo a proporre ed a chiedere risposte per quello che proponiamo. Dobbiamo ricordare che noi che siamo rappresentanti, rappresentiamo solo. Attorno a noi ci sono i nostri popoli e loro sono quelli che approvano e comandano. Cosicché compagni aderenti alla Zezta Internazionale, mettetevi d'accordo insieme su quell'incontro continentale che si propone di realizzare in Venezuela, affinché possiate capire se proseguire con la sua realizzazione. La decisione è vostra, compagni. Noi staremo in attesa". E "dalle montagne della Selva Lacandona" saluta con un "a presto".

Nel suo messaggio a Izquierda Unida del Venezuela, il tenente colonnello Moisés accusa ricevuta dell'invito per un incontro continentale previo all'Intergalattico, da realizzarsi in Venezuela nei giorni 21, 22, 23 e 24 luglio: "Vogliamo comunicarvi formalmente che il Comitato Clandestino Rivoluzionario Indigeno-comando Generale dell'EZLN non può partecipare né essere presenti a quell'incontro".

Aggiunge che l'idea degli zapatisti "è che i compagni aderenti alla Zezta Internazionale continuino a realizzare riunioni ed incontri preparatori dell'Incontro Intercontinentale. Sognamo di riuscire un giorno a fare quell'incontro e tra tutti, anche se ancora non sappiamo né dove né quando, perché come sapete l'altra campagna in Messico sta passando un momento difficile", spiega prima di concludere: "Così bisogna organizzarsi, compagni. Dobbiamo far sì che ci rispettino gli sfruttatori, ma dobbiamo anche rispettarci tra di noi".

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