La Jornada - Venerdì 26 maggio 2006
Aumentano le dimostrazioni internazionali di sostegno con i detenuti di San Salvador Atenco
HERMANN BELLINGHAUSEN

Le reazioni internazionali per la repressione in San Salvador Atenco sono in aumento, a pochi giorni dalle giornate di protesta convocate dal teniente coronel Moisés a nome della Commissione Intergalattica dell'EZLN, che si svolgeranno domenica prossima 28 in decine di città di Europa, Stati Uniti ed America Latina.

Mentre il presidente Vicente Fox ha incontrato manifestazioni di condanna durante il suo viaggio sulla costa ovest degli Stati Uniti, negli stati di Washington e California, le risposte delle ambasciate e dei consolati del nostro paese sono state insufficienti ed insoddisfacenti, a giudizio dei gruppi che protestano a El Paso, Tolosa, Buenos Aires, Barcellona ed altre città. In alcuni casi, le risposte ufficiali sono addirittura insultanti.

Mercoledì scorso, il console onorario del Messico nella città francese di Tolosa, monsieur Saint-Martin, si è rifiutato di trasmettere alla nostra ambasciata a Parigi una seconda petizione di condanna "per i gravi attentati contro i diritti umani perpetrati ad Atenco durante l'operativo di polizia contro gli abitanti di questo municipio mexiquense", come informa il Collectif de Solidarité Chiapas-Mexique. In un incontro con i rappresentanti del gruppo ed un membro della comunità messicana di quella città, che hanno consegnato un'ampia documentazione circa gli avvenimenti nello stato del Messico, così come una serie di analisi e reazioni nel paese e nel resto del mondo, il rappresentante del governo messicano "si è rifiutato di condannare apertamente la repressione e la tortura contro i contadini", ed alle persone che si sono incontrate con lui ha lasciato l'impressione di "appoggiare" l'azione dei poliziotti messicani.

In un primo momento, il console Saint-Martin aveva dichiarato che non avrebbe accolto le "informazioni dei manifestanti". In seguito, ha esternato il suo giudizio secondo cui l'uomo è "naturalmente violento" e quanto accaduto in Atenco è "un fatto circoscritto ed isolato" che "non merita di essere commentato". Dopo aver apostrofato come "cretino" uno dei membri della delegazione, e di definire "farse" le reiterate dimostrazioni di appoggio ad Atenco in questa città del sud della Francia, si è rammaricato che la comunità messicana di Tolosa non riconosca il suo operato come console onorario. Alla fine, ha difeso il bilancio del suo mandato ricevuto dal partito al governo, Partito di Azione Nazionale, sottolineando il fatto che il "Messico ha acquistato 50 aerei Airbus dalla Francia, e questo è quello che conta".

Tra i firmatari della petizione che chiede la liberazione di tutti i detenuti di Atenco e l'apertura di un'indagine indipendente, si rilevano associazioni contadine, come la Confédération Paysanne, i sindacati dell'istruzione, gruppi politici, artisti ed un ampio nucleo di cittadini francesi e messicani residenti in quella regione della Francia, dove, da notizie ricevute da La Jornada, "l'indignazione continua a crescere".

Manifestazioni in California

Questo pomeriggio, durante la sua visita a Sacramento, capitale dello stato della California, Stati Uniti, per incontrare il governatore Arnold Schwarzenegger, il presidente Vicente Fox ha trovato di nuovo manifestazioni di condanna ancora più grandi di quelle incontrate lo scorso mercoledì a Seattle, dove una cinquantina di persone si erano riunite per gridargli "assassino" sulla porta di un hotel dove era in riunione con rappresentanti della comunità messicana. In un altro punto del suo percorso in quel porto statunitense, da notizie ricevute da questo quotidiano, i manifestanti erano quasi 200, in maggioranza messicani residenti, immigrati, e messico-statunitensi. La protesta a Sacramento è stata convocata dalla Zapatista Solidarity Coalition e da gruppi di immigrati.

Come già successo a Vienna, Austria, il presidente Fox continua ad incontrare manifestazioni di protesta in molte località in cui si reca per i suoi impegni internazionali.

Questo giovedì è stata recapitata una lettera di protesta all'ambasciatore del Messico in Atene, Alejandro Díaz y Pérez Duarte, firmata da Babis Angourakis, responsabile della sezione internazionale del Partito Comunista della Grecia, in cui si chiede "la liberazione immediata delle persone arrestate durante il brutale operativo poliziesco nel paese di Atenco". Il documento aggiunge che le autorità messicane "sono obbligate a fornire risposte e spiegazioni sulle gravi violazioni dei diritti umani" in queste operazioni, così come "punire in maniera esemplare i responsabili". L'organizzazione esprime solidarietà con l'altra campagna ed annuncia la sua partecipazione, insieme ad altre organizzazioni greche, alle proteste di domenica prossima ad Atene.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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