La Jornada - Mercoledì 25 ottobre 2006
Rassegna notizie su Oaxaca

Prima Pagina

L'APPO invita ad un'insurrezione pacifica per il 1º dicembre

L'Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca (APPO) ha ampliato la portata politica delle sue rivendicazioni ed ha lanciato un "appello all'insurrezione pacifica popolare" per il primo di dicembre. Ha pure dichiarato che il nuovo slogan del movimento che lotta per la caduta del governatore dello stato sarà: "Se Ulises non se ne va, Caldeón non passerà".

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Pagina Politica

AN: Ruiz deve sollecitare una licenza per non avere dimostrato responsabilità politica

La dirigenza del Partito Azione Nazionale (PAN) ha accusato il governatore di Oaxaca, Ulises Ruiz Ortiz, di non avere dimostrato responsabilità politica nell'affrontare il conflitto ed ha annunciato di essere a favore di una licenza per l'Esecutivo statale.

La SG avvisa: ritorno a scuola o si applica l'operativo a Oaxaca

La Segreteria di Governo ha detto che un eventuale rifiuto del magistero oaxaqueño a ritornare a scuola, "farà guadagnare terreno, tra le principali strategie per risolvere il conflitto, ad un ampio operativo per ristabilire l'ordine". In caso contrario (ritorno a scuola), l'operativo si limiterebbe ad un "appoggio federale" per liberare vie di transito ed incominciare le opere di recupero della capitale oaxaqueña.

La PGR non desistirà dal perseguire i reati

Nel caso Oaxaca, anche se si giungerà ad un accordo politico, la Procura Generale della Repubblica (PGR) non desistirà dalle accuse contro membri della sezione 22 del Sindacato Nazionale dei Lavoratori dell'Educazione (SNTE) e dell'Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca (APPO) - questo è quanto ha dichiarato il titolare della dipendenza, Daniel Cabeza de Vaca Hernández che ha annunciato che ci sono 56 procedimenti aperti, in seguito a sei dei quali sono già stati definiti almeno 10 mandati di cattura, 22 sono ancora in iter e 21 sono stati archiviati.

I digiunanti minacciano di non ingerire più liquidi

La documentazione medica mostra un quadro di "serie affezioni alle vie respiratorie", "alterazioni gastrointestinali", "perdita di peso fino a sei chili", oltre alla presenza di "batteri, virus e funghi". I 21 docenti e membri dell'Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca (APPO) che sono in sciopero della fame a base di liquidi e zucchero da 10 giorni hanno dichiarato che se non c'è una soluzione favorevole al conflitto radicalizzeranno la loro protesta con la cancellazione totale dei liquidi, "fino ad arrivare alla morte in breve tempo".
16 giorni fa erano arrivati a piedi a Città del Messico provenienti da Oaxaca. Erano già stanchi, ma ora sono visibilmente feriti fisicamente dalla loro determinazione. Non è necessaria la valutazione medica per comprovare la perdita di peso. Le ossa incominciano a segnare i loro volti.

Tamez Guerra: il governo ha un piano per affrontare il conflitto

ll titolare della Segreteria dell'Educazione Pubblica (SEP), Reyes Tamez Guerra, ha detto che c'è già un piano del governo per far fronte al conflitto a Oaxaca, ma non è stato reso noto "perché tutte le cose che proponiamo poi le bloccano. Quando ci sono dei negoziati sul ritorno a scuola, ammazzano qualcuno, c'è un morto (sic), succede qualcosa per far sì che le cose non si risolvano".

ONG negli USA analizzano le violazioni a Oaxaca

La CEM chiede di superare "ogni tentazione di vendetta"

La presidenza della Conferenza dell'Episcopato Messicano (CEM) ha chiesto al governo di superare "ogni tentazione di vendetta" e di agire con la "piena imparzialità" nel portare avanti le riforme che permettano di ristabilire la governabilità a Oaxaca e la vigenza dello stato di diritto.

Il PRD chiederà un procedimento politico contro Ruiz

Deputati di PRD e PRI criticano la presa di posizione di Fox

La dichiarazione di Vicente Fox Quesada che risolverà in breve il conflitto politico-sociale a Oaxaca, come ha fatto nei casi della fallita costruzione dell'aeroporto in San Salvador Atenco, stato del Messico, e del presunto dialogo con l'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN), si è guadagnata le critiche dei gruppi legislativi del PRD e del PRI nella Camera dei Deputati, che hanno detto che non capiscono il Presidente della Repubblica, visto che la sua dichiarazione è assurda ed incongruente.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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