Otro Periodismo presenta…

IL SUBCOMANDANTE MARCOS VA IN CARCERE

Speaker
L’Altra Campagna è iniziata solo da sei settimane il suo giro per tutto il Messico e a Tehuantepec, Oaxaca, il Subcomandante Insurgente Marcos è andato in carcere.
Martedì 7 febbraio, mentre 100 abitanti di San Blas che si trovavano all’esterno del carcere chiedevano urlando la liberazione dei detenuti politici, Marcos ha fatto visita a cinque di loro, indigeni zapotechi del vicino paese di San Blas Atempa, dove il primo gennaio del 2005 gli abitanti, stanchi degli abusi di un sistema politico corrotto, armati solo di pietre e bastoni , hanno occupato il palazzo municipale .
Pistoleri della cacique politica locale Augustina Acevedo Gutierrez, spararono sulla folla con carabine automatiche AK47.
Oggi, 13 mesi dopo, la gente della comunità mantiene il controllo del palazzo municipale dove è stato installato il governo popolare autonomo di San Blas Atempa.
Durante l’attacco a colpi d’arma da fuoco, furono feriti quattro civili disarmati e quando questi raggiunsero l’ospedale, la polizia dello stato, governato dal priista Ulises Ruiz Ortiz, arrestò i feriti e li rinchiuse nel carcere.

Donna di San Blas
Sì, i prigionieri politici… Figurati se fossero stati figli suoi, della signora…. erano dei pazzi, PAM PAM PAM, là, hanno sparato in mezzo a tanta gente. E quelli colpiti lei li ha fatti inseguire, li ha mandati a farsi curare e li ha sequestrati a Salina Cruz, nell’ospedale, e poi li ha portati in carcere. E sono ancora lì.

Speaker
Gli arrestati sono Alfredo Jiménez Henestrasa, Roberto Ortiz Aceved , Jorge Reyes Ramìez e Feliciano Jiménez Lòpez.
Oltre ad arrestare questi quattro feriti, la polizia dello stato ha anche fermato l’autista che li aveva portati all’ospedale, Josefin Sanchez Gomez.

Durante l’incontro con il Subcomandante Marcos, la sera di lunedì 6 febbraio, i famigliari dei detenuti hanno espresso l’urgenza di liberarli perché li ritengono innocenti.

Delegato Zero
Stiamo organizzando, compagni e compagne, una ribellione nazionale contro il sistema capitalista, una ribellione cosi come l’avete fatta voi il primo gennaio 2005.
Adesso che siamo arrivati qu, non siamo noi a raccontare la storia di San Blas e della vostra lotta; siete voi stessi, è stato chi avete scelto come vostro leader, non è Marcos a parlare e raccontare la vostra storia, ma la stessa gente di San Blas Atempa, e queste vostre parole stanno gia arrivando in altre parti del Messico e del mondo

Speaker
La mattina seguente il Delegato Zero ha insistito perché i media indipendenti lo accompagnassero oltre le mura della prigione.

Avvocato
Sono stati arrestati perché erano feriti; possono mostrare le ferite che hanno ricevuto quel giorno.

Delegato Zero parla con i cinque detenuti
Abbiamo parlato ieri con la gente di San Blas ed abbiamo potuto vedere che è un popolo molto deciso. È veramente grande quello che stanno facendo perché senza arm, con la sola forza dell’organizzazione sono riusciti ad avere un proprio governo.
A noi costò di piu, dovemmo prendere le armi, nascondere la faccia e tutto il resto.
Qui, quello che ha fatto il governo di Ulises Ruiz è stato sequestrarvi e non vi lascia andare per far in modo che il popolo si arrenda.
Ma noi vogliamo dirvi questo: qui ci sono dei compagni nella carovana che non sono zapatisti ma sono di altre organizzazioni. Loro hanno le video camere e i microfoni, quindi la vostra storia non è rimasta qui, magari non uscirà alla televisione ufficiale o sui giornali pagati dal governo.

Alfredo Jimènez Henestrasa
Siamo disposti a pagarli o come funziona ma l’importante è che questa signora non arrivi più al palazzo perché lottiamo per i nostri figli, per il nostro popolo, per il futuro del nostro popolo.

Feliciano Jimènez Lopez
Io credo che sia indispensabile che la signora non torni più al potere perché è già stata presidente per 6 anni e se ne resta altri 3 fanno 9 anni. E noi non vogliamo che continui ad esserci lei alla presidenza…siamo disposti a pagare per uscire da qui ma a condizione che lei non ritorni.
Il fatto è che è già molto tempo che siamo qui e abbiamo molta voglia di esser fuori, stiamo scontando una pena quando i veri colpevoli non sono stati presi.
Stare qui è molto difficile ed il nostro desiderio è che si faccia giustizia.
Siamo dovuti andare all’ospedale per subito dopo essere puniti; le nostre famiglie sono distrutte.

Alfredo Jimènez Henestasa
Noi non sappiamo esprimerci bene perché non siamo gente istruita, non sappiamo spiegarci bene, non sappiamo neanche cosa dire.
La verità è che vogliamo che vengano punite le persone che hanno ferito i compagni.

Delegato Zero
Bene, abbiamo ascoltato quello che succede qui e vi dico che porteremo queste parole in altri posti e diremo chiaro che in Messico il governo non persegue i criminali perché il governo stesso è il criminale.
E deve liberarvi, deve rispettare la volontà del popolo di San Blas perché questo è la democrazia; si suppone che il popolo è quello che dice ciò che vuole e non vuole, e la maggioranza del popolo di San Blas non vuole che rimanga questa signora Augustina.

Speaker
Ora, l’Altra Campagna Zapatista porterà il messaggio di questi uomini coraggiosi al resto di Oaxaca, del Messico e del mondo, come un modo di dire che non sono soli. Fino a quando questi attivisti sociali non saranno liberi, Otro Periodismo con l’Altra Campagna continuerà a diffondere la loro parola.

Delegato Zero
Quello che stiamo facendo è un movimento nazionale per la libertà dei prigionieri politici, perché escano.

Speaker
LA STORIA CONTINUA...


(tradotto dal Cecilia)

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