da La Jornada - 23 novembre 2006
Per le voci che uomini armati stavano arrivando alle loro terre
Lacandoni abbandonano le comunità per paura di attacchi
ELIO HENRIQUEZ - CORRISPONDENTE

San Cristobal de Las Casas, chis., 22 novembre - Poco più di 50 indigeni lacandoni, in gran maggioranza bambini, che sono fuggiti dalla comunità di Lacanjá Chansayab per paura di essere aggrediti dopo lo scontro col villaggio di Viejo Velasco Suárez, nel quale ufficialmente sono morte quattro persone ed altrettante scomparse, si sono rifugiati in questa città dallo scorso fine settimana.

Intervistato nella sede dell'Associazione Culturale Na Bolom, dove alcuni sono stati ospitati, un indigeno, che ha chiesto di conservare l'anonimato, ha detto che dopo che il 13 novembre circa 300 persone delle comunità Nueva Palestina, Lacanjá Chansayab e Frontera Corozal hanno attaccato sparando 17 famiglie di Viejo Velasco Suárez per la disputa delle terre, venerdì è giunta la voce: "vengono più di mille uomini armati dalla selva, stanno in El Aguacate (comunità ad un'ora e mezza da Lacanjá) dobbiamo andarcene", per cui molte famiglie hanno deciso di abbandonare la comunità e di andare a Palenque, Villahermosa, Benemérito de las Américas e San Cristóbal de las Casas.

Abitanti di Frontera Corozal e Nueva Palestina hanno pure abbandonato le loro case, anche se in minor numero.

(a cura del Comitato Chiapas di Torino)

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