La Jornada – Sabato 22 luglio 2006
Teresa Aranda lo accusa di usarli a fini politici e Pablo Salazar le impedisce l'accesso ai media
Scontro tra la titolare di Sedeso ed il governatore del Chiapas sull'uso dei fondi per Stan

ANGELES MARISCAL - CORRISPONDENTE

Tuxtla Gutierrez, Chis., 21 luglio - I governi di Chiapas e federale sono entrati in scontro diretto dopo che Ana Teresa Aranda, titolare della Segreteria di Sviluppo Sociale (Sedeso), ha dichiarato che le risorse per la ricostruzione delle zone colpite dal ciclone Stan - 11 mila milioni di pesos - provengono dalle imposte dei cittadini e che nessun organo di governo deve capitalizzarle politicamente.

In risposta, il governatore Pablo Salazar Mendiguchía ha vietato alla funzionaria di apparire sui media di competenza della sua amministrazione e, attraverso il sottosegretario della Protezione Civile statale, Leonardo Muñoz Arellano, ha definito "ignorante" Aranda.

La disputa tra le autorità statali e federali sorge quando almeno quattro dei cinque candidati al governo del Chiapas hanno accusato l'Esecutivo statale di utilizzare le opere di ricostruzione per promuovere un'immagine positiva del suo governo ed indurre il voto a favore del candidato del PRD, Juan Sabines Guerrero.

Lo scorso 16 luglio l'allora delegato statale della Sedeso, Luis Manuel García Moreno, è stato rimosso dall'incarico e sostituito da Alberto Molina Ríos, con l'accusa di permettere che il governo statale "utilizzasse politicamente" le risorse fornite dall'ente federale per la ricostruzione in Chiapas.

Queste accuse sono state fatte da rappresentanti di diversi partiti e candidati al governo dello stato, che sostengono che il governo di Salazar Mendiguchía sta promuovendo "l'idea che si deve dare 'continuità' all'amministrazione, cosa che sarebbe possibile solo col candidato del PRD, Juan Sabines", hanno spiegato membri del PRI, José Antonio Aguilar Bodegas, e di ALTERNATIVA, Gilberto Gómez Maza.

Ufficiosamente è stato comunicato che la dirigenza statale del PAN ha chiesto al governo federale di intervenire per fermare queste azioni. È stato allora che la Sedeso ha nominato un nuovo delegato statale.

Due giorni dopo, il titolare dell'ente iniziava un viaggio nello stato durante il quale, durante la consegna di abitazioni alle vittime di Stan, ha affermato che le risorse per la ricostruzione, sebbene provenienti dalla Federazione, erano prodotto delle imposte dei cittadini, e nessuna autorità poteva pertanto usarle politicamente.

La funzionaria si è quindi diretta a questa capitale dove avrebbe dovuto rilasciare interviste ad alcuni media ma è stata avvisata che queste non si sarebbero svolte. Secondo fonti della Sedeso, era arrivata la comunicazione che "per istruzioni superiori" alla funzionaria federale non sarebbe stato concesso nessuno spazio.

Inoltre, le è stato chiesto di "anticipare" il suo ritorno a Città del Messico, "perché l’aeroporto di governo sarebbe stato chiuso prima dell'ora programmata".

Un giorno dopo, in un bollettino della Comunicazione Sociale dello stato, si segnalava che il sottosegretario della Protezione Civile, Leonardo Muñoz Arellano, accusava la funzionaria di essere "ignorante", perché non ha avuto l'opportunità di conoscere i processi che si sviluppano in Chiapas.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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