La Jornada - Giovedì 22 giugno 2006
ONG tedesca chiede al Parlamento Europeo di diffondere i fatti di Atenco
Legislatori italiani hanno conosciuto i particolari dell'aggressione della polizia ad Atenco

HERMANN BELLINGHAUSEN

Il Coordinamento Tedesco per i Diritti umani in Messico ha chiesto l'intervento del Parlamento Europeo per diffondere e discutere i fatti di violenza perpetrati a San Salvador Atenco il 3 e 4 maggio. Inoltre, poiché il Messico presiede il Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite recentemente creato a Ginevra, ha chiesto che il governo sia "sollecitato" ad agire in maniera esemplare.

Il coordinamento ha sottolineato "l'importanza di affrontare il tema con la delegazione nella Commissione Parlamentare Mista Unione Europea-Messico" che dovrà includere nel suo ordine del giorno le gravi violazioni ai diritti umani in Atenco. "Accoglieremmo con piacere la decisione che nella prossima sessione plenaria del Parlamento Europeo, dal 3 al 6 luglio, si chiedesse un dibattito con la relativa risoluzione".

D'altra parte, a Roma, una delegazione della Commissione Civile Internazionale di Osservazione per i Diritti Umani (CCIODH) è stata ricevuta da Umberto Ranieri, deputato del Partito Democratico di Sinistra (DS) e presidente della Commissione per le Relazioni Esterne del Parlamento italiano. "Dopo avere ascoltato i risultati e le prove dell'investigazione, così come le sue conclusioni e raccomandazioni, ed impressionato per gli atti di violenza, tortura ed abuso sessuale contro le donne, si è impegnato ad invitare la CCIODH ad un'udienza con la commissione parlamentare che egli presiede", hanno comunicato gli osservatori internazionali.

Ranieri si è impegnato affinché il tema sia trattato nella commissione che non si è ancora riunita dopo il cambiamento di governo. "L'Italia non può restare in silenzio di fronte alle gravi violazioni dei diritti umani in Messico che ha relazioni molto importanti col nostro paese", ha detto.

Successivamente si è tenuta una conferenza stampa nel Parlamento italiano, condotta dar Ramón Mantovani, deputato di Rifondazione Comunista (PRC). Davanti a parlamentari di diversi partiti ed alla stampa, è stato presentato il rapporto preliminare, le conclusioni e le raccomandazioni della CCIODH. Erano presenti i deputati Ruggero Ruggeri (Ulivo), Francesco Forgione e Francesco Caruso (PRC). Inoltre, hanno manifestato la loro adesione all'iniziativa la senatrice del Partito Verde Tana de Zulueta, Marco Fumagalli (DS) e Fabio Evangelisti (Rosa nel Pugno).

Nella lettera indirizzata ad Erika Mann, deputata del Parlamento Europeo e presidentessa della delegazione nella Commissione Parlamentare Mista Unione Europea-Messico, Il Coordinamento Tedesco per i Diritti Umani nel nostro paese dichiara: "Come già di sua conoscenza, dai mezzi di comunicazione e dalle notizie di persone coinvolte, così come dalle relazioni di organizzazioni di diritti umani e dai documenti ricevuti nell'incontro della Commissione Interparlamentare, dal 29 al 31 maggio 2006, il 4 maggio a San Salvador Atenco, unità della polizia messicana hanno attaccato in una maniera smisurata e brutale la popolazione civile".

Il documento (inviato anche ad Eberhard Kölsch, ambasciatore della Repubblica Federale Tedesca in Messico; a Jorge Castro-Valle Kuehne, ambasciatore del Messico in Germania, ai deputati Lothar Mark, presidente del Gruppo Parlamentare Tedesco-Messicano, e Herta Däubler-Gmelin, presidentessa della Commissione dei Diritti Umani al Parlamento tedesco) riferisce delle morti di due giovani a causa dell'operativo di polizia e che "centinaia di persone innocenti sono state arbitrariamente sgomberate dalle loro abitazioni, con estrema violenza caricate su camion, ammucchiate una sull'altra e portate alla prigione di Toluca. Numerose donne hanno subito abusi sessuali da parte della polizia durante il tragitto che si è prolungato per varie ore. Ci sono ancora persone detenute senza nessun fondamento legale".

Tra le persone aggredite "c'erano diverse straniere che sono state espulse" senza nessuna spiegazione, compresa la fotografa Samantha Dietmar, "fermata dalla polizia messicana per il semplice fatto di trovarsi ad Atenco. I poliziotti l'hanno presa a calci con i loro scarponi, picchiata con manganelli, rubato le sue cose, abusata sessualmente e le hanno strappato i capelli".

Il coordinamento firmatario è una rete formata da organizzazioni ed istituzioni tedesche: ALASEI-Bonn, Amnesty Internacional (sezione della Repubblica Federale Tedesca), CAREA AC, Centrale Missionaria dei Francescani, Dipartimento dei Diritti Umani Diaconi Germania, Ufficio Ecumenico per la Pace e la Giustizia, Pane per il Mondo, Pax Christi (Fondo Solidario Un Mondo), Procura Missionaria dei Gesuiti Tedeschi, Promovio (Asociazione d'Appoggio del Movimento dei Diritti Umani Indigeni di Oaxaca e Promovimento Indigeno a Oaxaca), e l'Università Protestante per il Lavoro Sociale e Diacono di Hamburgo.

Questi organismi segnalano alla legislatrice Mann che ha "un doppio obbligo verso chi le ha assegnato il compito di rappresentante popolare: in relazione con l'ingiustizia commessa contro una cittadina tedesca, e con gli articoli 1 e 39 relativi alla Clausola Democratica e Diritti Umani dell'Accordo di Cooperazione tra Messico e Unione Europea". E' stata esortata ad intervenire davanti alle autorità messicane responsabili in questo caso "per riparare all'ingiustizia causata a Dietmar e restituirle le sue appartenenze od essere risarcita del loro valore; portare a giudizio e vegliare perché sia imposta una condanna conforme alla legge ai responsabili delle aggressioni, esigere delle autorità messicane che siano liberati tutti i detenuti, arrestati arbitrariamente e garantire che siano assistiti a livello medico".

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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