il manifesto - 21 novembre 2006
Messico
Il presidente sono io: Obrador si «insedia»

Andrés Manuel Lopez Obrador - il candidato alle presidenziali messicane per la coalizione Por el bien de todos (Per il bene di tutti), ufficialmente sconfitto dal rivale Felipe Calderón, del Partido accion nacional (Pan) -, ieri è tornato alla carica, autoproclamandosi «presidente legittimo del Messico».

Per il suo annuncio, Obrador ha scelto la centralissima piazza dello Zocalo, a Città del Messico, e una data storica: l'anniversario della rivoluzione messicana - iniziata il 20 novembre del 1910 -, festeggiata da una folla oceanica.

Calderón, il cui contestato trionfo è stato ratificato dal Tribunal electoral, per l'avversario resta un «presidente fittizio», eletto a forza di brogli. Dovrà quindi aspettarsi azioni di «resistenza pacifica», un'opposizone di massa, e una Convenzione nazionale democratica che - ha promesso Obrador - metterà le basi di una «nuova repubblica» por el bien de todos.

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