La Jornada - Lunedì 21 agosto 2006
Gli abitanti assicurano che l’azione è stata guidata dal sindaco priista Jesús Garza
Armati, poliziotti e picchiatori oaxaqueñi occupano le strutture del quotidiano Noticias
HERMANN BELLINGHAUSEN - Inviato

Santa Cruz Amilpas, Oax. 20 agosto - Sessanta individui, tra picchiatori e poliziotti municipali, molti dei quali armati, hanno assaltato questa mattina l'edificio del quotidiano Noticias, in questo municipio suburbano della capitale oaxaqueña. Secondo abitanti del luogo, l'operazione è stata guidata dal presidente municipale priista e noto ex picchiatore universitario Jesus Miguel Garza Quintana, e dal suo luogotenente Agustín Morales, El Mechudo. Secondo le testimonianze, entrambi erano incappucciati.

Dalle testimonianze raccolte da La Jornada sembra che si tratta di un gruppo "di malviventi" di altre località, come Xoxocotlán ed Ocotlán. Segnalano anche che Agustín Morales "è indagato dall'Agenzia Federale di Investigazione per possibili legami col narcotraffico".

Nelle ore successive ai fatti regnava la paura nei paraggi di queste strutture appartenenti a Noticias, e la gente si rifiutava di parlare. "Non ho visto niente. Non so niente", ripetevano i residenti adiacenti alla proprietà occupata. Gli aggressori si nascondevano questo pomeriggio nell'edificio e le porte dell'immobile, ubicato in Costituzione 100, angolo con Avenida Ferrocarril Ferrovia, erano chiuse.

A pochi isolati il palazzo municipale è ancora occupato dal 9 agosto scorso dalla popolazione che disconosce Garza Quintana. Quello stesso giorno erano stati assaltati a colpi d'arma da fuoco gli uffici di Noticias nel Centro Storico di Oaxaca. Il municipio di Santa Cruz Amilpas da allora è ufficialmente chiuso ed i manifestanti mantengono sulla piazza un camion ed una scavatrice del municipio, ambedue con le gomme sgonfiate. Un cartello incollato al camion segnala: "Quintana, ladro, mangia gli avanzi di Ulises".

I presenti al presidio questo pomeriggio, tutti della terza età e simpatizzanti dell'Assemblea Popolare del Popolo di Oaxaca (APPO), temono uno sgombero violento nelle prossime ore da parte dello stesso gruppo di picchiatori. E dichiarano: "Non vogliamo Garza Quintana. Che se ne vada via col suo 'papà' Ulises Ruiz. Quando era qui non ci riceveva mai per affrontare i problemi. Faceva solo pettegolezzi per colpire le persone. Noi non siamo manipolati da nessuno, siamo qui per nostra decisione".

Questo governante esemplare era stato nominato nell'incarico dopo avere assaltato ed occupato i magazzini di Noticias, in questo municipio, il 28 novembre 2004. Il giorno dopo, la banda di Garza Quintana dovette lasciare l'edificio perché "celebrando" quella "vittoria" uno di loro morì in una rissa ed i suoi colleghi dovettero ritirarsi. Così, l'occupazione del magazzino passò nelle mani di altri picchiatori, questi legati alle mafie della Central de Abasto che attualmente occupa le strutture, con 6 milioni di pesos in carta e centinaia di taniche di inchiostro al suo interno.

Bisogna ricordare che il quotidiano era stato attaccato ed occupato precedentemente da gruppi priisti il 18 giugno 2004, con l'appoggio della polizia oaxaqueña. Da allora le installazioni del giornale rimangono chiuse, nelle mani di presunti militanti priisti della Confederazione Rivoluzionaria di Operai e Contadini (CROC).

Il sindaco Garza Quintana è rifiutato dalla popolazione perché è accusato di malversare fondi, deviare risorse pubbliche per la sfortunata campagna elettorale del PRI di quest anno e per complicità diretta con la repressione scatenata dal governatore e dal suo ex segretario di Governo Jorge Franco Vargas, continuata dal suo successore Heliodoro Díaz Escárraga. L'associazione di Garza Quintana con Franco Vargas data dall'università quando erano il fior fiore dei gruppi di picchiatori.

Nelle "liste nere" diffuse via Internet, dove si invita la popolazione a fermare ed anche uccidere "chi tiene sotto sequestro la tua città", sotto l'ispirato titolo "Oaxaca in pace", appaiono la foto e gli indirizzi (presi dal registro dell'Istituto Federale Elettorale) di Ericel Gómez Nucamendi, presidente del gruppo editoriale al quale appartiene Noticias, "voce ed immagine di Oaxaca".

La violenza contro Noticias - l'unico dei sette quotidiani della capitale oaxaqueña che si opporsi al governo di Ulises Ruiz e che per questo è il più letto - ha fatto sì che la Commissione Interamericana dei Diritti Umani sollecitasse misure cautelari per l'azienda ed i suoi 117 lavoratori. Il governo statale, lungi dall'applicare queste disposizioni, minimizza le nuove azioni illegali contro il quotidiano.

Nella sua edizione di oggi, come fa ogni giorno, Noticias riporta in prima pagina i giorni al potere di Ulises Ruiz ed i giorni di "impunità", così come i giorni di durata della lotta degli insegnanti: 630 e 91, rispettivamente.

La rivolta municipale continua

Contrariamente alla versione più volte ripetuta da Ulises Ruiz Ortiz in recenti interviste televisive con i giornalisti Sergio Sarmiento, Joaquín López Dóriga ed Adela Micha, nel senso che Oaxaca è in pace, "ad eccezione" del Centro Storico della sua capitale, e che egli manterrà il suo incarico perché "è stato eletto" dalla "maggioranza", questa maggioranza si impegna a contraddirlo. Non solo ha spazzato via il PRI nelle urne lo scorso 2 luglio in tutto lo stato, ma il governo è ripudiato da qualcosa di più di "piccoli gruppi radicali".

Municipi e regioni intere rifiutano il governatore ed i sindaci priisti che l'appoggiano. La gente occupa i municipi e nomina democraticamente nuove autorità. Questo senza contare i più di 200 municipi, in maggioranza indigeni, le cui autorità appoggiano lo sciopero degli insegnanti e la APPO ed esigono la destituzione del governatore.

A Santa María Atzompa, il presidente municipale, Sergio Atalo Enríquez Aguilar, destituito dai cittadini dopo essere stato sorpreso a portare armi ad uso esclusivo delle Forze armate (un R-15 ed una pistola) ed un comodo giubbotto antiproiettile, e consegnato alla giustizia federale il 12 agosto scorso, è stato sostituito ieri dal sindaco Joel Ruiz Juárez, eletto come nuovo presidente municipale dall'assemblea popolare di Atzompa che si basa sugli usi e costumi. L'ex funzionario, fermo alleato di Ulises Ruiz, "opera" ora in una cella della prigione di Ixcotel.

A Teotitlán de Flores Magón, nella regione Cañada, i maestri della sezione 22 hanno chiuso il palazzo municipale questo mercoledì. Ieri è stata annunciata che la chiusura sarà "a tempo indeterminato". Il sindaco Genaro Sosa Gómez, che è sotto inchiesta, si è rifugiato in un domicilio privato.

A sua volta, il consigliere comunale di Tehuantepec, José Enrique Ojendis Garfias, è stato ripudiato dalla popolazione, e si aspetta che questa settimana sia designato il suo successore.

Più quello che succederà questa settimana, perché per quanto visto la realtà non guarda la televisione.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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