La Jornada - Domenica 21 maggio 2006
Attivisti sfilano fino alla sede del consolato di Parigi
YURIRIA ITURRIAGA - Speciale per LA JORNADA

Parigi, 20 maggio - Almeno 350 persone si sono riunite oggi in Place Beaubourg, davanti al Centro Culturale Georges Pompidou, per andare fino alla sede del consolato messicano attraverso il viale Notre Dame-Des-Victoires per protestare per la repressione a San Salvador Atenco.

La manifestazione è stata convocata dalla Confederazione Nazionale del Lavoro, sindacalisti rivoluzionari ed il Comitato di Solidarietà con i Popoli del Chiapas in Lotta ed ha attirato molti gruppi antifascisti francesi e parte della comunità messicana in questo paese.

Il gruppo "Si Bemolle e 14 e mezzo", a predominanza femminile, ha intonato canzoni francesi della resistenza contro l'oppressione, come Tempo di Ciliegie; italiane, come Bella Ciao, e spagnole, come I Nostri figli Nasceranno col Pugno Chiuso.

Gli organizzatori spiegavano - con altoparlanti - a passanti e turisti il problema di Atenco: dalle mobilitazioni del 2001 contro la costruzione dell'aeroporto alternativo a quello di Città del Messico, dove si pretendeva di indennizzare i contadini con somme irrisorie, fino ai fatti del 3 e 4 maggio, nei quali è morto un minorenne e molte donne sono state abusate o stuprate.

Hanno inoltre fornito informazioni recenti sui detenuti per i quali si è chiesto la liberazione incondizionata ed il ritiro della polizia da Atenco.

Due turiste messicane cinquantenni hanno interpellato una giovane che portava uno striscione con un fantoccio insanguinato e la frase "Governo messicano, assassino!".

- È bugia, mentite, non è vero! - hanno gridato.

- Perché? - è stato chiesto.

- Tutti sanno che non è vero, le presunte stuprate non hanno voluto confermarlo quando è stato chiesto loro di deporre.

- Chi l'ha detto? - ha chiesto qualcuno.

- Tutti; l'abbiamo visto in televisione!

- Non leggete La Jornada per confrontare le informazioni?

- Quel giornale dice solo bugie!

- Come lo sapete se non lo leggete? Di dove siete? Di Polanco, di Las Lomas? A voi non hanno ucciso un figlio! Quanto vi è costato il viaggetto?

Il torrente di parole rovesciato sulle due signore le ha obbligate a ritirarsi indignate.

Matrimonio e proteste

Il corteo si è fermato all'altezza del Forum des Halles, di fronte ad una manifestazione di vegetariani ecologisti. In mezzo c'era un gruppo di donne in lutto con cartelli che chiedevano la liberazione dei territori palestinesi.

Non si andava né avanti né indietro. I manifestanti contro la repressione in Atenco hanno quindi proseguito verso il consolato messicano ma in Place de la Victoire la polizia ha deviato il percorso.

Dopo un momento di confusione i manifestanti si sono dispersi per entrare nella stretta strada che sbocca al consolato. Quelli che portavano gli striscioni hanno affrontato la polizia che ha formato un cordone a pochi metri dall'edificio su cui non sventolava la bandiera.

I manifestanti si sono concentrati in una piazzola di fronte ad una chiesa dove si stava celebrando un matrimonio.

Senza dubbio gli altoparlanti e gli slogan hanno disturbato la cerimonia ed un partecipante ha protestato per lo striscione multicolore dipinto ad Atenco e portato a Parigi alcuni giorni fa. Gli slogan degli uni ed il fastidio degli altri sono terminati quando la polizia ha minacciato di arrestare i manifestanti.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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