BECAL
STATO DI CAMPECHE
21 gennaio 2006

primo ragazzo
Bene, stanno dicendo che c'è il giro dell'altra campagna, che sta andando in quasi tutto il paese, per cambiare la prospettiva del nostro paese, no?

secondo ragazzo
Per uscir fuori dall'oppressione dei governanti...

primo ragazzo
Quelli che sono scarsi sono i posti di lavoro...
La visita del subcomandante Marcos ci dà una grande motivazione, sono molto contento che venga a visitare questo paese, perhé non era mai arrivata una persona così, che si preoccupa per i popoli indigeni.
In un attimo si riempirà il centro e c'è lì gente che sta già preparando.

presentatore
Il subcomandante Marcos!

delegato Zero
È un onore per noi, come Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale e come una delle organizzazioni dell'altra campagna, essere arrivati qui in Campeche e parlare con voi perché altri fratelli e sorelle che ci sono in Messico e che vogliono pure lottare, così come la gente ribelle e degna di Campeche vi conoscano, conosciamo le vostre lotte e possiamo imparare tutto di voi.
Qui dove stiamo, siamo dimenticati dal malgoverno e dai grandi politici.
Abbiamo il primo posto nella povertà e vogliamo arrivare insieme, tutto il sudest messicano, al primo posto in ribellione e dignità.
Perché quello che stiamo vedendo nel nostro paese, compagni e compagne, è che passa un governo e ne passa un altro, ma le cose di cui abbiamo bisogno sono sempre più care: la luce, il telefono e l'acqua quando c'è...
Ma sappiamo bene che ai grandi ricchi non manca niente...
È una banda di fannulloni che sta là in alto, vivendo bene, mentre la gente che lavora e soffre, ogni giorno sta peggio ed è la maggioranza.
Questo paese deve avere una nuova legge, perché sappiamo bene che le leggi che ci sono adesso servono solo per i grandi ricchi e per i potenti, perché lo vediamo anche nelle notizie che escono che loro rubano, che ammazzano, che assassinano, che violano bambini e bambine.
Al posto di quei grandi giudici fagnani che stanno lì, solo guadagnando denaro e facendo leggi per pestare i poveri, questa gente semplice e umile, come voi...
Perché così siamo noi in territorio zapatista, che la stessa gente è quella che prende la legge.
Non pensate che se gente come voi fa la legge, senz'altro è migliore per il paese, sarà più giusta, e non una vergogna, come succede adesso con questi governanti, con questi grandi ricchi...

donna occhiali
Quello che mi ha detto mi sembra molto giusto.
Devono essere prioritari gli aiuti ai maya, ai popoli indigeni.
Tutti i presidenti che sono eletti, diventano solo più ricchi e non si vede nulla per il popolo.
Sono trent'anni che vivo qui e continua sempre tutto uguale.
Se la gente segue forse l'idea del comandante probabilmente sì...

seconda donna
Tutti quelli che stanno nel comitato del presidente, si arraffano tutto...

con i baffi
Volevo dire che non si tratta solo degli zapatisti, dietro gli zapatisti o insieme agli zapatisti, ci sono molte organizzazioni che sono d'accordo a lottare con questo piano.
Però questo è qualcosa che dobbiamo fare fra di noi, in basso e qui e si costruirà con la partecipazione e con la parola di ognuno di noi.
Ieri, alla televisione, abbiamo ascoltato che dicono: "i partiti maggioritari quali sono? il PRI, il PAN e il PRD" però questa è una farsa compagni.
Non son maggioritari, sono una minoranza, perché la maggioranza della gente, la maggioranza dei cittadini non vota più, perché non ci crede più in questa farsa.

maglietta Che
Come è possibile che ci vogliano ingannare con un salario minimo che s'incrementa di un peso e pochi centesimi, quando i funzionari che stanno lì seduti nei loro uffici con l'aria condizionata, si aumentano di migliaia e migliaia di pesos il loro salario?
Magari loro fossero capaci di vivere con il salario minimo almeno un mese, perché loro provino ciò che provano molti messicani, che almeno hanno un salario minimo, mentre ce ne sono milioni che non hanno nemmeno mezzo salario minimo.

delegato Zero
Noi siamo indigeni maya, uno dei molti gruppi che nacque dalla razza maya, con le sue origini, le sue radici qui nella penisola e poi si estese da varie parti.
Nel nostro stato, che si chiama Chiapas, ci sono tzotziles, choles, tojolabales e tzeltales.
Allora, secondo la storia che raccontavano i nostri antenati maya, arrivò un giorno in cui il sole non ha voluto più camminare, rimase prigramente fermo nella notte e non veniva fuori il giorno.
Quindi c'era molta tristezza tra la gente - questo è quanto raccontano gli antichi - e non sapevano come fare perché il sole tornasse a spuntare.
Allora si mise insieme un gruppo di uomini e di donne, che erano uomini e donne di mais - indigeni, scuri di pelle, piccoli come sono gli indigeni - e dissero: "Non possiamo rimanere così, dobbiamo fare qualcosa, dobbiamo andare a cercare il sole e dirgli che non rompa, che sta facendo lì, che deve lavorare perché se no non cresce il mais e non potremo più mangiare".
Allora parte questo gruppo di uomini e di donne - non solo di uomini, ma anche di donne - e va a cercare il sole e lo trovano che era bloccato in una parte della notte, non stava facendo il pigro, ma si era impigliato in una montagna, perhé una volta per gli antichi il sole camminava... come la luna camminava di notte, cosí il sole camminava di giorno.
E allora, in quel momento, la morte è qualcosa come se già si stesse vivendo con lei e nessuno se ne rende conto e nessuno ti dice "poveretto, stai morendo", nessuno... non c'era governo, non c'era niente.
Lì dove stiamo noi, sapete come ha vinto Salinas de Gortari?
Con il 102% dei voti, ossia avevano esagerato: votò più gente di quanta ci fosse lì, che è il municipio di Ocosingo, quello più grande dello stato del Chiapas.
Lì eravamo noi quando questo successe e come siamo riusciti a dire no al governo?
Ci siamo riusciti perché abbiamo lottato e perché abbiamo incontrato un altro compagno che ci ha aiutato.
E questo è quello che diciamo alla gente: si deve lottare per i nostri diritti e si deve trovare un altro compagno che ci aiuti.
Chi ci aiuterà? Colui che è come noi...
Che dobbiamo fare? Non si tratta già di far la guerra, dobbiamo provare ad organizzarci per questo, la nostra lotta, nazionale, dei fottuti, non di quelli che stanno organizzando i ricchi, vogliamo organizzare la gente fottuta.
Per questo diciamo che vogliamo fare un'altra cosa: al posto di mettere un altro candidato, che sia buono o cattivo... no! quello che serve è la gente organizzata, la gente del popolo.
Ma non ci preoccupiamo di trovare qualcuno che la pensa bene, perché poi che succede se si perde?
È meglio se ci organizziamo tutti insieme, e non importa chi viene eletto: andremo con le nostre rivendicazioni...

inno nazionale messicano

ringraziamenti vari
Grazie
Auguri
Che Dio la benedica!

pescatore
Mannaggia, come pesa!

pescivendolo
Io vendo ora...
Non è che va bene, è normale: c'è un po' di vendita, un po' sì, un po' no.
Appena uno si paga le spese, perché sono troppe le spese.
Se uno è in un quartiere nuovo, che non c'è l'illuminazione, non c'è né acqua né luce e uno lo chiede, ma non lo vogliono fare, finché non gli viene voglia non lo fanno...

berretto rosso
Quello che loro fanno è solo per loro, cercano di riempirsi le tasche ed il povero che muoia!
Che veda se ce la fa, ed è sempre fregato!
Uno va a pescare e ... non c'è niente, pesca poca e uno deve mangiare: compra la benzina che ogni giorno costa di più.
E la gente soffre perché stanno vendendo caro il pesce.
Perché? perché non si può vendere il pesce a buon prezzo perché uno compra 100 pesos di benzina e ti sporcano solo il serbatoio.
Non è come prima che con 100 pesos lo riempivi il serbatoio.
Quando tu vieni qui che vendi 1.000 pesos e sono quattro o cinque persone, che guadagni?
Arrivi a casa tua con una miseria.
A noi è arrivato un aiuto da poco, ci hanno dato 1.500 pesos...
Ma non erano solo quelli... e questi soldi ce li hanno dati quando gli è venuto voglia di darceli, quando hanno voluto, avrebbero giá dovuto darceli molto prima... solo che se li tengono lì ed alla fine ci hanno dato delle briciole... tutto si prendono loro.


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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