LA DETENZIONE DEI TRE DIRIGENTI DELLA APPO:
PARTE DELLA STRATEGIA DI STERMINIO

In primo luogo è necessario chiarire perchè le organizzazioni sociali, i sindacati e il popolo di Oaxaca stanno chiedendo che URO se ne vada.

URO, dall'inizio stesso del suo governo, diede inizio ad una campagna di controinsurgenza fatta di omicidi, arresti arbitrari, stato d'assedio nelle comunità ribelli così come in quei municipi dove aveva vinto il potere popolare, persecuzioni di giornalisti, controllo dei mezzi di comunicazione, criminalizzazione del movimento sociale: in poche parole la sospensione di fatto dei diritti personali, tutte caratteristiche peculiari di un regime fascista.

Questa campagna di contrinsurgenza aveva come obbiettivo far fuori le organizzazioni sociali, i sindacati e in generale tutta l'opposizione per poter così imporre i piani economici che gli venivano ordinati dai ricchi che avevano pagato la sua campagna elettorale, sostenuto i brogli con l'avallo del TRIFE (Tribunale Federale Elettorale): il Plan Puebla Panama, il Progetto Eolico, il corridoio Transistmico, il corridoio Turistico, ecc. Tutti progetti che portano con sé la spoliazione delle terre delle comunità, lo spostamento dei residenti, la miseria e la fame per i popoli di Oaxaca.

Questa, quindi, è la ragione per cui il popolo di Oaxaca lo scorso 17 giugno si è raccolto nella Costituzione dell'Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca e ha definito come richiesta principale la caduta di Ulises Ruiz Ortiz.

Il Tiranno ha continuato con questa logica per i troppi impegni presi. Con la borghesia, con le mafie legate al potere, con il narcotraffico ha saccheggiato l'erario pubblico, ha distrutto il Patrimonio Storico della nostra città, ha commesso una lista di crimini innumerevoli -peculato, lesioni, omicidi, abuso di potere, ecc. Questo è il motivo per cui Ulises resta aggrappato alla sua carica, un capitolo a parte meriterebbe il suo profilo psicologico.

I gruppi para-polizieschi

Nel marzo del 2006, URO si riunisce con Jorge Franco Vargas e José Manuel Vera Salinas, i quali erano rispettivamente Segretario di Governo e Direttore della Sicurezza Pubblica di Stato, in seguito diventati Gabinetto di Sicurezza. Nella suddetta riunione uno dei principali accordi raggiunti è stata la creazione di un gruppo para-poliziesco, il cui scopo sarebbe stato l'eliminazione di obbiettivi politici, formato da membri dell'Unidad Policial de Operaciones Especiales (UPOE), della Fuerza Policial de Alto Rendimiento (FPAR), dell'Unidad Ministerial de Intervención Tactica (UMIT), di altri gruppi d'elite delle diverse polizie statali.

Con il conflitto, questo gruppo è stato allargato, oltre a nuovi elementi di quelle e altre corporazione, ai “civili”: picchiatori e priisti. Questo gruppo para-poliziesco conta su tutta la protezione di URO, gode di totale impunità e libertà di movimento e sembra che abbia anche l'appoggio del governo di Calderón. Questo gruppo para-poliziesco è stato l'autore materiale dei 26 omicidi compiuti in questi sei mesi.

Sul sequestro e il tentativo di far sparire il portavoce e i membri della APPO

Nella giornata di ieri, lunedì 19 dicembre, è stato questo gruppo para-poliziesco ad essere incaricato del sequestro di Florentino López, Otalo Padilla y Pedro García, i tre membri del Fronte Popolare Rivoluzionario e della APPO.

Da giorni cercavano di catturarli e almeno in tre occasioni Florentino López, portavoce della APPO, è riuscito a eludere i suoi inseguitori. Gli avvocati hanno indagato e non hanno trovato alcun mandato di cattura, cosa che fa supporre che la sua detenzione si sarebbe svolta segretamente e che l'obbiettivo era farlo sparire.

È stato possibile evitare ciò grazie all'immediata reazione della Commissione di Sicurezza della APPO che, con l'aiuto della Cittadinanza, ha subito individuato la Casa di Sicurezza nella quale erano reclusi i compagni, così come grazie alla mobilitazione delle Organizzazioni dei Diritti Umani e della Cittadinanza che si sono dati appuntamento vicino alla Casa di Sicurezza del gruppo paramilitare e sotto la Procura Generale di “Giustizia” di Stato.

I compagni sono stati liberati intorno alle ore 21 e 10, è bastata un'ora e mezza per sottoporli a una tortura violenta.

Tra le persone che erano al comando del gruppo para-poliziesco è stato possibile identificare Alejandro Barrita Ortiz, direttore della Polizia Ausiliaria, Bancaria, Industriale e Commerciale (PABIC) del governo di Stato.

Questo fatto evidenzia quanto il governo di Stato sia invischiato con i gruppi para-polizieschi, che operano nella più totale impunità e come abbiamo visto con la protezione e l'assenso del Governo di Stato e della Polizia Federale Preventiva e quindi del governo di Felipe Calderón.

Riteniamo responsabili di questi fatti Ulises Ruiz Ortiz, Manuel García Corpus e Lino Celaya Luria.

La logica di sterminio prosegue

Questo dimostra anche che prosegue il piano eterno di URO : lo sterminio del movimento sociale.

Se da una parte dice di fare appello “alla pacificazione e al dialogo”, dall'altra continuano gli arresti arbitrari, gli omicidi, le sparizioni.

Questa è una lotta di classe e di conseguenza URO e, adesso, FECAL stanno cercando di annientare la APPO.

Per far fuori la APPO, devono far fuori un intero popolo degno e orgoglioso.

Siamo qui, decisi e degni.

La persecuzione scatenata rafforza solamente la ragione delle nostre richieste, dei nostri obbiettivi.

TUTTO IL POTERE AL POPOLO
ASAMBLEA POPULAR DE LOS PUEBLOS DE OAXACA
http://www.asambleapopulardeoaxaca.com/boletines

(tradotto da radio silvanetti-rovato)

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