La Jornada - Mercoledì 23 agosto 2006
Il controllo dell’ingresso in una scuola primaria origine della contesa, secondo la fiscalía
Lite tra priisti e perredisti provoca un morto a Zinacantán, Chiapas
ELIO HENRIQUEZ E ANGELES MARISCAL - Corrispondenti

Tuxtla Gutierrez, Chis, 22 agosto - Prevale la tensione nel municipio di Zinacantán, dove questa mattina è stato ucciso con arma da fuoco un indigeno priista ed un altro è rimasto ferito. Secondo diverse fonti, l'incidente non ha relazione diretta con le elezioni di domenica scorsa, ma siccome gli aggressori appartengono al PRD, il caso sembrava andare in quella direzione.

La Procura Generale dello stato ha comunicato che questa mattina, nelle vicinanze dell'agenzia municipale Zequentic, municipio di Zinacantán, si era scatenata una lite per il controllo dell'entrata alla scuola primaria Niño Chiapaneco.

"La controversia è iniziata quando è stato impedito l'ingresso alla scuola ai bambini evangelici. I genitori dei bambini che non potevano entrare a scuola, hanno preso il controllo dell'istituto ed aggredito i membri del Comitato di Educazione", secondo il rapporto dell'ente.

Si aggiunge che i genitori del gruppo contrario hanno sequestrato nell'agenzia municipale Mariano Montejo Pérez, rappresentante degli occupanti il centro educativo, che sono accorsi a loro volta per liberarlo con la forza, dove è rimasto ferito Marcos Sántiz Vázquez e morto per uno sparo Mariano Pérez Sánchez.

Il PRI era maggioranza a Zequentic, ma il sole azteco ha preso il suo posto con le recenti votazioni. Con questo pretesto, i perredisti i cui figli non sono accettati nella scuola essendo evangelici, hanno deciso di non permettere più "imposizioni", cosa che ha originato il conflitto.

Poco dopo l'assassinio di Pérez Sánchez, sono giunti a Zequentic il giudice di pace e conciliazione Mariano Pérez Pérez; il secondo comandante della polizia municipale, Manuel de la Torre Hernández, e tre uomini in divisa, che sono stati trattenuti e malmenati dai familiari e compagni del defunto. Queste persone sono state liberate alla sera dopo che funzionari statali, protetti da effettivi della Polizia Settoriale, hanno negoziato con i sequestratori.

Per il momento, i perredisti Lorenzo Sánchez Gómez, Mariano Pérez Jiménez, José Pérez Pérez e Juan Pérez Hernández sono stati fermati, accusati di partecipazione all'omicidio del priista.

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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