La Jornada - Martedì 20 giugno 2006
Pronosticano che continueranno per almeno altri due giorni
Sgomberano centinaia di abitanti sulla costa del Pacifico per le mareggiate
Le onde raggiungono anche gli otto metri: danni ad abitazioni e stabilimenti costieri
MISAEL HABANA, HIRAM MORENO, OCTAVIO VELEZ E RODOLFO VILLALBA - CORRISPONDENTI

Le mareggiate sull'oceano Pacifico hanno provocato inondazioni nella zona della costa di Acapulco, caos stradale e danni ad imbarcazioni in varie zone. Il Servizio Meteorologico Nazionale ha previsto che il fenomeno tropicale numero 7 produrrà da piogge moderate a forti nel sud del paese e possibili grandinate negli stati dell'ovest, del centro dell'oriente della Repubblica, mentre a nord e nordvest persisterà tempo secco e molto caldo

Foto di Hiram Moreno e Javier Verderame

Le mareggiate di questo lunedì nel Pacifico messicano hanno provocato lo sgombero di centinaia di residenti e turisti in Guerriero, Michoacán e Chiapas. Le autorità si mantengono in allerta perché il fenomeno potrebbe durare più di 48 ore.
In Guerriero, le mareggiate che sono inziate domenica notte hanno distrutto alcuni boungalow ad Acapulco e le ondate hanno colpito la zona costiera di Miguel Alemán.

In spiaggia Papagayo addetti della Promotora de la Playas e hanno legato sedie, tavoli, sdraio ed ombrelloni....

Ad Oaxaca, il delegato regionale di Protezione Civile ha informato che i municipi costieri, e quelli delle zone oriente e huave dell'istmo di Tehuantepec continua in allerta.

Le onde hanno superato i cinque metri sulle spiagge Chipehua ed El Palmar, nel municipio di Santa Gertrudis Miramar, come in Playa Azul, in Salina Cruz. In Chipehua, l'acqua ha distrutto 18 ristoranti e due barche.

Nella colonia Cuauhtémoc, municipio di Santa María del Mar, decine di abitazioni sono rimaste inondate.

Nel municipio di Salina Cruz le onde hanno raggiunto gli otto metri e la Pemex ha dovuto smettere i lavori di scarico e carico carburante al molo 9.

L'Unità Statale di Protezione Civile ha confermato che sulla spiaggia Zicatela, in Puerto Escondido, le onde hanno causato danni a circa 27 ristoranti e sono stati sgomberati circa 80 lavoratori.

Ponte aereo per portare cibo a zone isolate di Chiapas

Il governo di Chiapas ha definito un ponte aereo per portare viveri ad oltre mille abitanti della sierra di Escuintla, isolati dai crolli causati dalle piogge.

Isolati da otto giorni, centinaia di contadini sono sopravvissuti con le scarse provviste delle loro comunità, anche se alcuni si sono avventurati, con un tragitto lungo sette ore a piedi, per arrivare al capiluogo di Escuintla, costeggiando slavine ed affrontando le correnti dei fiumi in piena, senza aver ricevuto nessun aiuto delle autorità, con alla testa il sindaco Darinel Méndez Vera.

Il presidente del Patronato per le Strade e l'Approviggionamento Rurale, Valentín Robledo Molina, è riuscito ad arrivare al capiluogo municipale. In un'intervista, ha spiegato che le piogge hanno provocato crolli nella comunità Nueva Reforma, nella riserva della biosfera El Triunfo, ed il villaggio è rimasto isolato per il crollo del ponte sul Rio Negro.

Ha aggiunto che solo per via aerea si può arrivare ai villaggi Llano Grande, Ojo de Agua, Nueva Esperanza, Santa Rosa e Nueva Reforma.

Rovereto Molina ha dichiarato che il Centro di Risposte ad Emergenze e Disastri in Huixtla e di Protezione Civile statale stanno inviando aiuti per via aerea. Fino a lunedì avevano distribuito più di mezza tonnellata di viveri, acqua, vestiti e medicine, oltre ad aver trasportato un anziano malato fino ad un ospedale di Tapachula. Ma questi aiuti sono insufficienti.

Un centinaio di abitanti del centro turistico El Gancho, nel municipio di Suchiate, hanno dovuto essere sgomberati perché le mareggiate sono entrate per più di 200 metri nella terraferma ed hanno inondarono ristoranti ed abitazioni. Personale militare e navale ed elementi delle polizie settoriale e municipale hanno circondato la zona.

Spiagge di Cancun: senza protezione

Le spiagge di Cancun che sono state recuperate dopo la devastazione provocata dal ciclone Wilma in ottobre, con un costo superiore a 200 milioni di pesos, saranno senza protezione durante la prossima stagione degli uragani.

Carlos Sánchez Linares, del Dipartimento di Oceanografia della Commissione Federale di Elettricità (CFE), ha detto ieri che gli studi sulla protezione delle spiagge recuperate saranno pronti a fine di anno, per cui bisogna confidare che "non succeda niente".

Il governo statale non ha potuto contrattare un'assicurazione per proteggerle perché nessuna compagnia era interessata ad un contratto del genere, visto l'elevato rischio.


Non sono d'accordo gli specialisti sulle cause

Varie autorità hanno discusso ieri sulle cause del fenomeno naturale accaduto sulle coste del Pacifico, che ha causato onde alte otto metri ed inondazioni che arrivano fino a 200 metri nell'entroterra.

Gli specislisti negano che si tratti di un'alta marea: il livello più alto che raggiungono le acque di una marea ogni mese. Si presume che si tratti di una combinazione di due fenomeni ancora non determinati.

La Segreteria di Marina dice che il fenomeno viene dalle coste del Cile e è associato con la bassa pressione degli venti nella zona dell'Ecuador.

Ad Oaxaca, il titolare della capitaneria di porto di Salina Cruz, Miguel Ángel Martínez Hernández, dice che si tratta del fenomeno detto "mare di fondo", che si genera a causa delle ondate tropicali nel Golfo di Tehuantepec.

Per Jesús Manuel Figueroa Martínez, oceanografo del Centro di Investigazione Scientifica e di Educazione Superiore di Ensenada, Baja California, potrebbe trattarsi di una marea di tormenta o storm sorge, ma non di un'alta marea.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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