La Jornada - Martedì 19 settembre 2006
Disastrati da Stan occupano gli uffici dell'Istituto per la Casa del Chiapas
Rodolfo Villalba - corrispondente

Tapachula, Chis, 18 settembre - Circa 30 famiglie di disastrati dall'uragano Stan, affiliati al Gruppo Rivoluzionario del Chiapas che aveva minacciato con impadronirsi di case già assegnate ma non occupate da presunti disastrati, hanno occupato gli uffici dell'Istituto per la Casa (INVI) nell'Unità Amministrativa del governo statale.

Il dirigente dell'organizzazione, Romeo Clester Escobar, si è aspirato del sangue e con questo ha fatto una scritta per chiedere appoggio al governo statale.

L'amministrazione del governatore Pablo Salazar Mendiguchía ha condizionato la consegna delle abitazioni al pagamento di 8.000 pesos, perché, prima di Stan, i querelanti affittavano le case dove vivevano e sono stati consegnati immobili nuovi solo ai proprietari di case distrutte dall'uragano. I manifestanti hanno trattenuto per quattro ore gli impiegati negli uffici dell'INVI.

Romeo Clester aveva dichiarato che tornerà a scrivere col suo sangue ogni 30 minuti se non riceveva risposta, ma prima che compisse nuovamente la minaccia l'hanno invitato a un incontro con funzionari dell'INVI.

La protesta si è conclusa dopo che Clester Escobar ha firmato una bozza di accordo con le autorità dell'INVI per un tavolo per cercare alternative per la soluzione dei problemi che soffrono i disastrati dell'uragano Stan dell'ottobre del 2005.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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