La Jornada 19 luglio 2006
Rassegna degli articoli di opinione sulle elezioni

Per finirla con un'elezione di Stato - Guillermo Tovar de Teresa
La nostra esperienza nella democrazia è precaria. Il mondo antico indigeno e gli anni di vicereame furono le età nelle quali si impose un governo teocratico. Gli archetipi del sacerdote e del guerriero, dominanti in quelle epoche, tradotti in altare e trono, sono arrivati intatti fino al 1867, anno della Restaurazione della Repubblica...

Democrazia se Dio vuole - José Steinsleger
Durante le elezioni presidenziali degli Stati Uniti in 2000, l'impresa privata Choice Point fu accusata di avere manipolato l'elenco degli elettori dello stato della Florida per eliminare dell'anagrafe elettorale persone di origine ispana ed afrostatunitense...

La macchia della frode - Carlos Martínez García
È perfettamente legale che Andrés Manuel López Obrador impugni presso il Tribunale Elettorale del Potere Giudiziario della Federazione (TEPJF) i risultati del 2 luglio. Allo stesso modo condivido con lui quanto ha sostuto domenica scorsa nello Zocalo di Città del Messico. Mi riferisco in particolare alla frase: "Una frode elettorale è una macchia che non si toglie né si cancella con tutta l'acqua degli oceani"...

Dibattito sui voti - Luis Linares Zapata
Il bilancio delle forze politiche che lottano per una soluzione legale della contesa elettorale ha continuato a cambiare in modo graduale, ma costante. Da un lato dello scenario c'è la coalizione Per il Bene di Tutti che sollecita che la votazione sia trasparente nelle sue vere e legittime dimensioni...

I pericoli della moltitudine - Alejandro Nadal
La settimana scorsa i consiglieri dell'Istituto Federale Elettorale (IFE) si sono assegnati una generosa compensazione per l'arduo lavoro di questo anno elettorale. Il premio totale è di 404mila pesos da sommare allo stipendio mensile netto di 161mila pesi per ogni consigliere (il salario del consigliere presidente è superiore)...

Indice delle Notizie dal Messico