La Jornada - Lunedì 18 dicembre 2006
Rassegna articoli su Oaxaca

RITORNANO A OAXACA 43 EX-INCARCERATI

Familiari e centinaia di seguaci dell'Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca hanno ricevuto con grandi festeggiamenti i liberati, che sono stati rinchiusi per quasi un mese nel penale di San Francisco del Rincón, Tepic, dopo essere stati arrestati dalla Polizia Federale Preventiva. Sono arrivati su due autobus contrattti dal governo nayarita. Il professore Javier Sosa Martínez, uno degli scarcerati, ha detto: ''Non siamo del tutto felici perché non siamo arrivati tutti, nonostante siamo tutti innocenti'' [foto Alicia Huerta]

ONG: la PFP ha peggiorato il panorama a Oaxaca

La situazione che si vive in Oaxaca da quasi sette mesi ha causato allarme e preoccupazione in ambito internazionale il detonatore è stata la presenza della Polizia Federale Preventiva (PFP) nello stato, cisto che a partire da questa lo scenario "si è aggravato", mentre il conflitto si poteva ancora risolvere attraverso il dialogo - secondo Ignacio García, della Commissione Civile Internazionale di Osservazione dei Diritti Umani (CCIODH).

Proteste a Londra e Bristol contro la repressione

Con feste e in lotta ricevono a Oaxaca i 43 scarcerati da Nayarit

Dopo quasi un mese dall'arresto, i 43 ex-carcerati sono arrivati domenica pomeriggio, dopo un viaggio di quasi 20 ore.

Familiari dei prigionieri in Nayarit chiedono aiuto alla sezione 22 del SNTE

"La lotta continua. Qualcuno è uscito dalla prigione ma ne rimangono dentro molti altri, in maggioranza innocenti", afferma María Rosario, originaria di Oaxaca, che insieme ad altre 10 persone è rimasta a Nayarit aspettando che i suoi familiari siano liberari dal penale di San José del Rincón, a 12 kilometri da Tepic.

(a cura del Comitato Chiapas di Torino)

logo

Indice delle Notizie dal Messico


home