La Jornada – Sabato 18 novembre 2006
Permettere la costruzione di un lotto a La Huasteca significa la sua distruzione
Marcos invita a realizzare una campagna contro il progetto immobiliare a NL
HERMANN BELLINHAUSEN - Inviato

La Huasteca, NL. 17 novembre - Il burrone di Ballestreros, nella Huasteca, dov’è incastonata la scultorea catena montuosa, maestosa e per molti magica, che si innalza in uno dei luoghi più belli del paese, oggi è stato lo scenario dove si è manifestata l'opposizione al progetto di sviluppo immobiliare di superlusso chiamato, senza alcun pudore, Valle dei Re, nel quale sono coinvolti direttamente gli interessi del grande capitale della regione e del governo prianista di Natividad González Parás. Ovvero, la casta regnante in Nuevo León.

È la quintessenza del neoliberismo vorace, del capitalismo 'di punta' che minaccia di portare queste terre alla loro fase terminale attraverso l'esproprio illegale (ma di legge, quella del padrone) di ejidatarios e villaggi del municipio Santa Catarina, vicino alla capitale dello stato. Qui è arrivata l'altra campagna, accompagnata da aderenti di Monterrey e da gruppi musicali e di resistenza ambientale. Tra canzoni, riti e testimonianze, il subcomandante Marcos ha preso la parola: "Siamo di fronte al simbolo della lotta per la vita contro la lotta per la morte. Mai come prima in questa epoca, la smania dei grandi industriali e la scempiaggine e corruzione dei governanti significano morte, non importa il colore, la classe sociale, il sesso né la fede religiosa. Permettere che proseguano i lavori del complesso immobiliare significa la distruzione della Huasteca".

Almeno 350 milioni di dollari di investimento iniziale (in un progetto promosso dalla famiglia Ancira, legata ad Altos Hornos de México, per mediazione dell'immobiliare Marfil Maple, diretta sembra dall'architetto Ramiro Guzmán), mettono a rischio le acque, l'aria e lo spazio fisico del parco Cime di Monterrey, dichiarato dall'Unesco parte della rete mondiale dei siti per la difesa della biosfera. Si prevede di realizzare un campo di golf, una diga di sbarramento ed un lotto residenziale fuori dalla portata della plebe. Arriverà il giorno in cui tutti i tesori dell'umanità avranno un padrone, e l'umanità non avrà più posto dove mettere i piedi?

L'opposizione alla Valle dei Re cresce a Monterrey, nonostante il controllo mediatico e politico dell'argomento e la complicità delle autorità agrarie col neolatifonfo. La manifestazione dell'altra campagna gli ha messo paura. Marcos l'ha denunciato questo mezzogiorno: "Alcuni momenti fa ci hanno avvisato che il governo dello stato ha fatto minacciare i contadini, la gente umile della colonia La Palma, perché non ci ricevessero all'ora di pranzo al quale ci avevano invitati. Abbiamo detto loro che non c'è problema, questo non è altro che la paura del governatore González Parás che la voce di questa gente si conosca in altre parti".

Ha riconosciuto che "il nord, il nordest, e fondamentalmente il nord di Nuevo León è orgoglioso della cultura, delle radici che sono riusciti a costruire in queste terre, che danno loro identità anche dentro il Messico e che li rende differenti". La distruzione rappresentata da questo progetto sarebbe la morte "di una grande estensione di terra e della gente che la abita. E non solo la morte fisica, ma la distruzione del tessuto sociale, del rapporto tra le famiglie e tra le comunità".

Il caso della Huasteca e questo progetto, ha aggiunto, "è ancor più scandaloso perché lo fanno violando le loro stesse leggi. Non è la prima volta che scoviamo González Parás a violare le leggi federali che proteggono la natura o le coltivazioni; l'hanno visto a Río Verde, dove le stesse disposizioni della corte di giustizia non sono rispettate da nessuna autorità. In questo caso ci sono inoltre prove evidenti del fatto che si distruggerà l'ambiente". Secondo il delegato Zero, gli investitori ed il governo mentono quando dicono che la lottizzazione è al di fuori della zona di protezione ecologica. "La smania di espansione di quegli industriali è la stupidità più grande che si sia mai vista in terre neolonesas, perché significa la morte anche per loro se avvelenano l'aria e l'acqua".

Ha proposto agli abitanti consapevoli della regione, di realizzare "una campagna di informazione tra la gente del basso". Nessuna persona onesta e mediamente razionale può appoggiare questo progetto, ha affermato. "Forse qualcuno pensa che la lotta è molto difficile, che siamo in pochi e dall'altra parte ci sono le autorità, i grandi media, la bugia e l'inganno, ma bisogna confidare nella nostra gente. Sono sicuro che sono in molti a non potere stare zitti, senza fare niente quando vedono un'ingiustizia, e soprattutto quando questa ingiustizia si commette contro tutta una popolazione attraverso la distruzione della natura".

Alla manifestazione di protesta hanno partecipato contadini di diversi ejidos colpiti che hanno vinto la paura. Flor Esther, di Maravillase, ha descritto come "i ricchi comprano le terre ai vecchi approfittando del fatto che non sanno leggere né scrivere, né conoscono il valore reale dei loro terreni. Abbiamo la zampa delle autorità sulla testa. Né il presidente municipale, né il governatore di Monterrey (sic) fanno niente per la gente povera. Sistemato tutto con la polizia. I benefici vanno alla gente che ha già tutto. Col 'moche' di denaro al sindaco hanno lasciato mio papà senza terra. Un giorno arrivano, ti sparano una pallottola, e via".

L'alta borghesia di Nuevo León e Texas vuole far diventare suo giardino privato il complesso montagnoso e semidesertico che racchiude i luoghi sacri del popolo wirrárika e la riserva d'acqua più pura di tutta la regione. Si parla del coinvolgimento delle famiglie Bush e Salinas de Gortari. Non sarebbero il loro unico affare da queste parti.

Si sono ascoltate le voci dei villaggi di La Fama e Villa de Santiago, di artisti, di ambientalisti della regione e della giornalista ed attivista Paz Flores, e le interpretazioni di Verbena Popular, Sak Bé, Pura Vida, Erizo, The Salvajes, Mcshh, e della cantante tampiqueña di canzoni huasteche Blanca Pulido.

Prima di parlare nell'atto politicoculturale, e "grazie ai compagni dei Fabulosos Cadillacs" il cui cantante Flavio ha partecipato suonando con la sua band, il delegato Zero si è collegato via radio in Argentina con un programma rock: "Anche là ci sono problemi di inquinamento provocato dalle grandi industrie. A grandi linee possiamo descrivere quello che succede nella Huasteca. Ci hanno chiesto quale fosse il nostro piano, se è molto complicato o difficile da realizzare. Vi diciamo che è molto semplice: conoscerci, organizzarci, abbattere il governo, cacciare i ricchi dal paese o metterli in prigione e costruire un altro Messico".

(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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