La Jornada - Mercoledì 17 maggio 2006
Almeno 14 arrestati a Motozintla, scontro a La Trinitaria
Disastrati del Chiapas chiedono opere: in risposta manganellate
Le ONG chiedono a Salazar Mendiguchía di cercare una soluzione

RODOLFO VILLALBA ED ANGELES MARISCAL - CORRISPONDENTI

Abitanti del municipio di Motozintla colpito per l'uragano Stan hanno bloccato ieri la strada Huixtla-Motozintla al chilometro 25, chiedando che si ripuliscano gli alvei dei fiumi della regione prima dell'inizio della stagione delle piogge.

I manifestanti sono stati sgomberati dalla polizia, il che ha provocato uno scontro con un saldo di 15 persone detenute, secondo la Segreteria di Governo, e 30 secondo i manifestanti.

Gli abitanti di 20 comunità rurali confinanti con l'ejido Belisario Domínguez, del municipio di Motozintla, che hanno bloccato al chilometro 25 la strada Huixtla-Motozintla, chiedevano al governo del Chiapas le opere promesse ai disastrati di Stan, come la pulizia dell'alveo del fiume Belisario e la ricostruzione delle ponte Maravillas (i lavori sono iniziati otto mesi fa e sono ancora incompiuti). La stagione di piogge è già iniziata ed il fiume potrebbe inondare di nuovo i villaggi già danneggiati in ottobre.

Alle 12 e 30 circa, 300 poliziotti statali si sono scagliati contro i manifestanti, contro i quali hanno lanciato gas lacrimogeno - secondo quanto ha denunciato Raúl Bennet, coordinatore del progetto umanitario Oxfam, della Gran Bretagna, che sta realizzando uno studio sulle condizioni della zona dopo Stan.

Ha dichiarato che sono state fermate circa 30 persone "con molta violenza", colpite ed inseguite per i campi "come se fossero animali". Secondo la Segreteria di Governo statale, ci sono stati solo 15 arresti per attacco alle vie di comunicazione.

Bennet ha precisato che i poliziotti si sono scagliati contro la popolazione su richiesta del presidente municipale di Motozintla, Ulises Zapata Domínguez, nonostante che i manifestanti fossero indifesi ed avessero ribadito che la loro protesta era pacifica.

Il rappresentante di Oxfam, che presentava i segni dei colpi che la polizia gli aveva propinato, ha raccontato che i manifestanti avevano fatto un lungo percorso per arrivare a Tapachula, dove avevano sollecitato l'appoggio di organizzazioni non governative dei diritti umani.

Ha aggiunto che c'è molta preoccupazione per la sparizione di alcuni partecipanti nel blocco; inoltre, ci sono stati tre intossicati per i lacrimogeni ed "un numero incontabile di minori che soffrono le ripercussioni di questo attacco".

Il Centro dei Diritti Umani Fray Matías de Córdova ha scritto in un comunicato che Ivonne Abbraccia, assessore dell'area dei diritti umani della Segreteria di Governo, ha dichiarato che sono state detenute 15 persone, portate al municipio di Huixtla, dove la Procura Generale dello stato le ha accusate di attacco alle vie di comunicazione, reato federale "quindi non è più un problema del governo dello stato".

La ONG ha manifestato la sua preoccupazione "per la repressione del governo dello stato contro questi manifestanti, con presunte violazioni ai loro diritti umani". Richiede che "si garantisca l'integrità e la sicurezza delle persone arrestate, così come della popolazione disastrata di Belisario Domínguez, municipio di Motozintla".

Inoltre esorta l'amministrazione, ed il governatore Pablo Salazar Mendiguchía, a giungere ad un accordo coi manifestanti. "L'unica cosa che chiedono è che vadano avanti i programmi di governo. Sono di estrema urgenza il ripulimento dell'alveo del fiume e la costruzione del ponte, non solo per gli abitanti di questo municipio (Motozintla), ma per tutta la popolazione disastrata".

Questa non è stata l'unica mobilitazione per reclamare servizi in Chiapas: abitanti di La Trinitaria hanno occupato il municipio e stavano per linciare i poliziotti che cercavano di reprimere la protesta con i lacrimogeni.

Nella mattinata, erano arrivati abitanti dei quartieri Guadalupe Carretera, El Amate, Pamala, Los Vertientes e Pajulular, tra altri, volevano incontrarsi col sindaco Lindoro Jiménez Ruiz, che accusavano di averli ingannati e di non eseguire le opere pattuite all'inizio della sua amministrazione, come: migliorare strade, ampliare le reti di energia elettrica, di acqua potabile e di drenaggio, così come gestionare la costruzione di un ospedale.

Gli abitanti sono arrivati alla presidenza municipale e quando hanno cercato di entrare decine di poliziotti municipali hanno lanciato i lacrimogeni, il che li ha fatti arrabbiare.

Il presidente municipale è fuggito da una porta di servizio. Allora i manifestanti si sono buttati contro gli uniformati ed hanno picchiato Claudio David Escandón Montejo, impiegato del municipio.

Ore dopo, l'assessore giuridico della Segreteria di Governo del Chiapas, Wilmar Pérez, è arrivato a La Trinitaria. Mentre chiudevamo questa edizione proseguivano le trattative.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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